Funivia di Tires, apertura il 15 gennaio
Per ridurre l’impatto paesaggistico le stazioni a valle e a monte della Funivia San Cipriano/Malga Frommer sono interrate e “mimetizzate” come bunker con i tetti verdi. I piloni, molto alti per evitare di tagliare alberi, sono “solo” 4 in altrettanti chilometri di percorso. Ora per “la funivia delle polemiche” c’è una data di apertura: 15 gennaio 2022 e un video rendering.
“Si tratta – scive la rivista Dovesciare - di una classica funivia ‘va e vieni’ con veicoli da 60 persone che copriranno in 7 minuti un dislivello di 665 metri sfruttando 4 piloni a traliccio che svettano sopra il bosco”. Cai e Alpenverein parlano senza mezzi termini di vergogna. I critici della montagna altoatesina trasformata in Luna Park avranno ulteriori elementi per argomentare la loro tesi. Il popolo degli sciatori sicuramente ne gioirà. La cosa però incontestabile è che l’opera tarsformerà radicalmente il tipo di turismo della val di Tires fino ad oggi unica area ai piedi dei landmark delle Dolomiti, Sciliar, Catinaccio e Latemar, ancora non presa d’assalto dal turismo invernale di massa. A Tires ci andavano soprattutto di scialpinisti e ciaspolatori d’inverno, camminatori e bikers d’estate (per raggiungere gli impianti di Carezza erano necessari 15 minuti di auto lungo la strada per il passo Nigra). Ora con la funivia si arriverà nel cuore del comprensorio sciistico di Carezza, meta privilegiata per migliaia di bolzanini già super affollata nei fine settimana. D'estate diverrà ancora di più il paradaiso della mountain bike, soprattutto per coloro che vogliono risparmiarsi i 665 metri di dislivello.
“Impianto inutile e costoso – tuona su Facebook il presidente del Cai altoatesino, Carlo Alberto Zanella – I politici che hanno approvato il progetto devono vergognarsi”.