5 anni di residenza: le posizioni dei candidati nel dibattito su salto.bz

Per Nadia Mazzardis di Scelta Civica la questione dei contributi abitativi è completamente da rivedere. Mazzardis porta l'esempio di Berlino, dove "non ci sono contributi abitativi ed è semplice trovare una casa da affittare, chiedere uno sfratto e se sei sfrattato trovare un'altra casa". A Berlino, ricorda Mazzardis, 2è pieno di giovani di tutte le provenienza ed i proprietari di casa sono incentivati ad affittare a prezzi equi".
Per l'esponente di Scelta Civica al di là della clausola relativa agli anni necessari per accedere ai contributi abitativi, occorrerebbe interrogarsi sull'attualità stessa del contributo, vista la precarietà del lavoro, le tensioni interne alla coppia, le famiglie allargate e quant'altro.
Per Renato Martinolli del Partito Democratico gli attuali cinque anni di residenza come prerequisito per accedere ai contributi abitativi sono decisamente tanti e il processo di integrazione dei nuovi arrivati deve essere invece accelerato. per l'esponente del PD si tratta anche di una questione di diritti dell'individuo, ma soprattutto l'integrazione va promossa per promuovere lo sviluppo della nostra società in una direzione più moderna.
L'esponeente dei Freiheitlichen Manuel Kasslatter dal canto suo si dice contrario al contributo per l'affitto. Per Kasslatter l'idea originaria in merito era buona, ma di fatto lo stesso non ha fatto che lievitare i prezzi degli affitti. Secondo il candidato dei Freiheitlichen esistono altri modi per sostenere le famiglie. "Personalmente sono per una ragionevole integrazione" ha aggiunto Kasslatter, ricordando che "gli immigrati che desiderano integrarsi devono essere i benvenuti, sempre che per primi concorrano alla sostenibilità del nostro stato sociale".