Presente a Brunico dal 2019, il centro Family Point gestito dall’associazione “La Strada – Der Weg” si è trasferito nel 2021 nella nuova sede di via M. Teresa Riedl 18. Una soluzione centrale che ha reso la struttura facilmente raggiungibile e che ha favorito una completa riorganizzazione dei servizi offerti. 

Il centro ha attirato l’attenzione, oltre che della cittadinanza, anche di un'organizzazione importante come l’Unicef che ha inserito il Family Point nella rete “Baby Pit Stop Unicef”.

Un Baby Pit Stop viene definito dall’ONG come “una sosta sicura per allattare”, un gesto semplice e naturale che dovrebbe essere garantito a tutte le mamme, indipendentemente dal luogo considerando che nell’allattamento non esistono orari né poppate regolari. Tuttavia, complice anche un forte stigma che accompagna le madri che allattano in luoghi pubblici (talvolta persino causa di sanzioni) e il conseguente disagio che le investe, questo diritto è tutt’altro che garantito.

I BPS prendono il nome dalla famosa e rapidissima operazione di cambio gomme e rifornimento di benzina che viene effettuata durante le gare di Formula 1. Sono strutture che intendono fornire ambienti protetti in grado di fare sentire a proprio agio le mamme che vogliono allattare il proprio bambino o  provvedere al cambio del pannolino. Oggi il centro “Family Point” di Brunico è diventato uno di questi.

“A un anno dalla riapertura contiamo più di 200 persone iscritte e possiamo dire che il Family Point è veramente un luogo in grado di promuovere una cultura della solidarietà tra famiglie e favorire la creazione di reti tra le stesse – spiega invece soddisfatto il coordinatore Denis Iardino –. Con nostro immenso piacere questo lavoro a favore delle famiglie è stato apprezzato e riconosciuto da un’organizzazione mondiale come l’Unicef”.

La cerimonia di investitura ufficiale si svolgerà mercoledì 26 ottobre alle ore 10.00, un anno esatto dall’inaugurazione della nuova sede.

Oltre ad essere un luogo sicuro per l’allattamento, il Family Point rappresenta uno spazio di libero passaggio e incontro tra famiglie, offrendo ciclicamente diversi workshops e percorsi formativi.

Questa cornice facilita il confronto tra le famiglie e anche l’emergere di eventuali difficoltà

“Abbiamo creato una ambiente accogliente ma molto informale proprio per facilitare la creazione di legami di fiducia basati su una relazione diretta e spontanea – sottolinea Elena Martorana, psicologa del centro –. Questa cornice facilita il confronto tra le famiglie e anche l’emergere di eventuali difficoltà, che altrimenti rischierebbero di rimanere sommerse anche per la paura del giudizio. Da questo scambio le famiglie ne escono potenziate, crescono in consapevolezza e fiducia e possono acquisire anche nuove competenze. Nell’ultimo anno abbiamo proposto 35 attività formative – conclude Martorana –. I corsi sono molto apprezzati e partecipati, perché oltre a fornire importanti competenze, favoriscono la reciproca conoscenza e il legame solidale tra le persone”.