Il "condominio" Bolzano e la Provincia
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Ho letto il pezzo di Maurizio Ferrandi sul "Condominio squattrinato", di cui condivido la finalità, per quanto politicamente sia sempre possibile, di rivendicare un maggior rilievo del Comune di Bolzano rispetto alla Provincia anziché autolimitarsi alla "buona" amministrazione dell'esistente.
Era anche la nostra speranza con la candidatura dell'ex direttore dell'Alto Adige, Alberto Faustini, che con una immagine più solida e maggior personalità si potesse operare da città metropolitana o almeno capoluogo senza limitarsi ad invocarne un riconoscimento amministrativo. Ci sono tuttavia alcune imprecisioni nella narrazione di cui non avverto la necessità per drammatizzare il rapporto tra Comune e Provincia.
Ad esempio sulla quota "pro-capite" dei trasferimenti da Provincia ai Comuni. Dove la quota pro-capite riservata a Bolzano è unica e decisamente la più alta. Si potrà discutere semmai delle altre forme d'intervento diretto da parte della Provincia nei Comuni. Anche per il trasporto pubblico per il quale si vive una realtà del tutto originale in Alto Adige, per nulla somigliante alla narrazione di Maurizio, credo che vada ricordato che lo Statuto prevede in capo alla Provincia la competenza primaria sul trasporto pubblico.
A differenza delle varie Regioni, ho praticato una netta separazione tra controllato e controllore. La Povincia norma e controlla, mentre le imprese gestiscono le aziende sulla base delle concessioni. La Provincia finanzia al 100% gli autobus e gli investimenti operativi e fissa le tariffe a cui garantire il servizio rendendolo uniforme in tutte le valli e per tutti i comuni grazie al trasporto integrato. I comuni possono chiedere eventuali integrazioni o modifiche dei servizi che sono puntualmente messi a prova. Le entrate dalla vendita biglietti e abbonamenti secondo la UE dovrebbe essere almeno del 35% del costo. Il nostro trasporto pubblico, che comprende anche ferrovie SAD e FS e funivie, ricava oltre il 35%. Anche per le aree industriali varrebbe la pena riflettere cosa sia meglio una autogestione comunale, poiché si tratta di territorio comunale oppure riconoscere una forma di collaborazione Provincia-Comune trattandosi di una sorgente fondamentale del PIL provinciale oltre che gettito fiscale. Non sono depositario di verità, ma sono artefice e testimone di prima persona dei temi toccati.
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L'autore
Michele Di Puppo, durante il suo mandato come assessore e vicepresidente della Provincia di Bolzano dal 1993 al 2003, ha detenuto - fra le altre - le deleghe ai trasporti e all'industria. Assieme ai socialisti è stato uno dei principali sostenitori della candidatura per il centrosinistra dell'ex direttore dell'Alto Adige, Alberto Faustini, poi naufragata in favore di Juri Andriollo.
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Ringrazio SALTO e la sua…
Ringrazio SALTO e la sua redazione per aver permesso, con la sua piattaforma, una discussione e relativo confronto virtuale tra due persone che stimo particolarmente. Nel merito ho una mia opinione, ma data la pochezza della mia persona me la tengo per me. Quello che invece voglio sottollineare è che in questo periodo particolarmente buio, oggi come ieri, ma più di ieri, c'è bisogno di confronto, di dialogo, di dibattito. Non chiedo facili verità e slogan luccicanti, chiedo semmai ragionamento, domande e opinioni che facciano vacillare le mie certezze. Più noi dialoghiamo e ci confrontiamo meno l'arroganza e l'assenza di umanità potrà prendere piede. Anche nella nostra terra.