Educazione sessuale
“Le scuole ancora oggi non hanno né linee guida chiare né fondi dedicati a programmi strutturali e continuativi sull’informazione sessuale e di educazione alla prevenzione. Bambini, bambine, ragazzi e ragazze hanno il diritto di ricevere una corretta informazione sessuale e affettiva, dal punto di vista culturale e giuridico. Come auspicato dalle leggi 405/1975 e 194/1978, è fondamentale che questi programmi diventino parte integrante dell’istruzione, responsabile dei futuri cittadini e cittadine” (da libera di abortire.it). In alcune scuole altoatesine, persino nelle scuole medie, arrivano riviste e pubblicazioni di movimenti antiabortisti, che parlano anche a bambine e ragazze di maternità, dando per scontato che nel loro corpo sia inscritto un destino biologico di procreazione obbligata. L’infiltrazione dei movimenti pro-life nelle scuole altoatesine si combina con un’educazione sessuale vecchissimo stampo, che verte spesso solo sul tema della riproduzione e della contraccezione, e non fa nessun accenno al diritto di scelta per quanto riguarda l’aborto nè alla legge che lo tutela. Questo è un fatto gravissimo, una colpevole omissione che rientra in un quadro culturale moralistico, fortemente cattolico, ben radicato nella società altoatesina.