La nuova "casa" di Messner a Monte Elmo

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La statua raffigurante un alpinista seduto su una sorta di pianerottolo con le gambe a penzoloni, la testa di yak che sbuca dal montacarichi, piccole statue raffiguranti animali o divinità sparse qui e là. Oltre a una location con scorci panoramici mozzafiato, le opere d’arte a tema montagna i cimeli di una vita all’avventura, le solite perle di “filosofia della montagna” impresse sui muri, sono i dettagli dell’allestimento “minimal” a colpire nella nuova Reinhold Messner Haus di Monte Elmo, sopra l’abitato di Sesto Pusteria. Bellissima, ad esempio, la stanza che riproduce l’interno di un tempio di Katmandu.
“Un assessore – ha detto il Re degli Ottomila durante la presentazione alla stampa del 26 giugno – voleva obbligarmi a realizzare l’opera nel fondovalle, ma abbiamo deciso che questa casa doveva sorgere in quota, dove la montagna è selvaggia, e dove è necessario che il visitatore decida di venire per fare questa esperienza”. Assieme alla moglie Diane l’ex alpinista ha fatto ristrutturare “in modo sostenibile” l’ex stazione a monte della funivia che sovrasta il paese natale di Jannik Sinner e Claus Gatterer con una splendida vista sulle 3 Zinnen e l’ingresso della val Fiscalina. Il nuovo edificio porta ora il nome di "Reinhold-Messner-Haus". Nella casa sono esposti oggetti provenienti dal Tibet, dalla Mongolia, dal Giappone e dal Sud America. È visibile anche lo scarpone da montagna del fratello di Messner, Günther, ritrovato nel 2005, sul versante Diamir del Nanga Parbat, a circa 4600 metri di quota.
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“Gli oggetti esposti provengono tutti dalla nostra casa”, ha sottolineato varie volte Diane Schumacher. La collezione verrò aggiornata regolarmente e gli oggetti possono essere toccati dai visitatori. Messner ha sottolineato durante la presentazione che la struttura non è un museo, ma “racconta storie e la cosa si adatta bene a Sesto, un villaggio di alpinisti. Un tempo l'ex scalatore aveva pianificato di costruire sul Monte Elmo il sesto Messner Mountain Museum. Divergenze di opinione con i suoi figli hanno fatto naufragare il progetto.
Al posto di una mostra retrospettiva, i visitatori trovano spazio dedicato alle domande sul futuro dell’alpinismo, della vita in montagna e del rapporto con la natura. Il nostro valore più grande è il paesaggio. Gli arabi hanno il petrolio, noi abbiamo il paesaggio”, ha detto Messner.
“Ogni quadro appeso al muro, ogni vetrina, ogni luce: Reinhold e io li abbiamo scelti, portati, tenuti e appesi insieme. Non come progettisti esterni, ma come parte della casa. Come se non fossimo i suoi costruttori, ma i suoi abitanti”, ha detto Diane. Nonostante la presenza di molti oggetti “da museo” l’ex scalatore ha ribadito che il suo obiettivo era “creare un luogo del futuro, non del passato”
"Dobbiamo imparare a trattare il paesaggio con rispetto, è il nostro capitale", ha detto Messner durante l’inaugurazione. “Il tipo di offerta che proponiamo – ha detto – va nell’esatto segno contrario rispetto all’overtourism, perché, appunto, noi non vogliamo attirare visitatori mordi e fuggi, ma persone che si prendono il tempo per salire e per visitare la struttura
Dal punto di vista architettonico quello realizzato a Monte Elmo viene definito un progetto di upcycling, una reinterpretazione della vecchia stazione a monte della funivia. Invece di demolirla, l’edificio è stato trasformato in un luogo di incontro, dove attraverso conferenze, seminari, corsi di formazione e discussioni negli intenti verranno trasmessi alle future generazioni aspetti del patrimonio culturale di Messner, delle sue esperienze come esploratore dei limiti, avventuriero e autore. Parti della vecchia stazione sono state rese accessibili come spazi di incontro, e allo stesso tempo è stata valorizzata con dei meravigliosi “finestroni” la vista sulle Dolomiti.
Nonostante il nuovo utilizzo, una delle cose più affascinanti è che il carattere grezzo e tecnico della vecchia stazione della funivia è stato mantenuto, e, come detto, le opere, spesso spuntano dove meno te lo aspetti. “Uno spazio per storie di vita, arte, cultura, natura e dialogo. Non si tratta solo di vette e record. Si tratta di incontri. Con il silenzio, con il dubbio. Le grandi domande del nostro tempo e la forza del cambiamento. Un luogo che continua a crescere - in ciò che viene creato”, è stato detto durante la presentazione. E ancora: “Quella che un tempo era un'infrastruttura funzionale è stata trasformata in uno spazio per fermarsi, riflettere e sperimentare: un esempio poetico di sostenibilità in azione”, ha aggiunto Diane.
Dal punto di vista dei contenuti, la casa si propone anche come riflessione sulle attuali evoluzioni dell’alpinismo. “Sci e arrampicata – in particolare le palestre indoor climatizzate – si sono ormai distaccati dall’avventura originaria e dal pensiero alpinistico", secondo Messner. In tempi di crescente industria del tempo libero, si vuole offrire una piattaforma per un confronto critico.
La Reinhold Messner Haus è di proprietà della Drei Zinnen AG, La casa rimarrà aperta durante l’estate. L’apertura ufficiale è prevista per metà settembre.
Wow. Sexten wird das Dorf…
Wow. Sexten wird das Dorf der Superlative. Claus Gatterer, Jannik Sinner, Reinhold Messner.
Urlaubende Staatsgrößen wie Merkel, Napolitano ...
Früher war auch mal David Hasselhoff da. Und Sepp Forcher war ja auch Sextner.
Wer sagt's denn, Schöne Welt, interessante Leut.
Un edificio così brutto…
Un edificio così brutto andrebbe demolito, altro che recuperato! Le castronerie fatte negli anni passati si possono eliminare
In risposta a Un edificio così brutto… di Claus Gianotti
Richtig.
Richtig.
In risposta a Un edificio così brutto… di Claus Gianotti
Messner acceta tutto,basta…
Messner acceta tutto,basta che sia gratis. Cosi come ha sempre fatto.
In risposta a Messner acceta tutto,basta… di opa1950
Noch schlimmer, für…
Noch schlimmer, für bestimmte Sachen hat er sogar Geld verlangt!
So ein schlimmer Lümmel!
Una altra normativa…
Una altra normativa urbanistica,,legge ad personam? nuovo stadelgesetzt'?da quando in qua funivie sono cubatura abitativa?
Da wird wohl wenig…
Da wird wohl wenig Naturlandschaft bleiben, wenn alle, wie Messner, soviel zerstören.