“Evidente linciaggio repressivo”
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“In merito alla volontà di ‘licenziamento’ di due educatori scolastici, non possiamo restare in silenzio davanti a un evidente linciaggio repressivo che non può e non deve far parte di uno Stato democratico”: attraverso un comunicato congiunto, tredici realtà della sinistra ambientalista e antifascista bolzanina prendono posizione riguardo alle dichiarazioni rilasciate ai media dall’assessore provinciale alla scuola italiana e vicepresidente della Provincia Marco Galateo (Fratelli d’Italia) sul paventato allontanamento dagli istituti scolastici del capoluogo di due educatori — impiegati di cooperative — con a carico alcune denunce per manifestazione non autorizzata, soprattutto in solidarietà con Gaza e la Palestina.
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A sottoscrivere il comunicato sono partiti, associazioni e movimenti: Sinistra Die Linke, Bozen Solidale, Rifondazione Comunista, NO EXCUSES, Climate Action, Spazio Autogestito 77, Ambiente e Salute, Verdi Grüne Vërc, Unione Popolare, Scioglilingua, Repair Café, Ciclofficina Popolare, Omas gegen Rechts.
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“Momento drammatico”
I sottoscrittori criticano duramente Galateo, sottolineando l’anomala vicinanza tra l’esponente della Giunta provinciale e il Questore di Bolzano Paolo Sartori: “Spaventa e sconvolge la totale mancanza di privacy, l'arroganza e la presa di potere istituzionale, l'ignoranza giuridica e legislativa e la saldatura di determinate categorie che dovrebbero invece mantenere indipendenza e neutralità”. Secondo le sinistre si tratta “dell'ennesimo segnale negativo del momento drammatico in cui viviamo” ed esprimono infine “piena solidarietà alle persone colpite, con un accanimento senza precedenti, nella loro sfera privata e professionale”.
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I Verdi del Sudtirolo, di fronte alle esternazioni dell'assessore alla scuola Galateo, in un'altra nota esprimono preoccupazione, raccogliendo quella di insegnanti e operatori della scuola. I co-portavoce dei Verdi Luca Bertolini ed Elide Mussner affidano a Sabine Giunta, membro del Direttivo ecologista e Dirigente scolastico, la presa di posizione del movimento politico:
“L'assessore si preoccupa di avere a scuola persone competenti e che possano essere di esempio ai giovani e questo è un obiettivo condivisibile. Esistono delle regole che disciplinano l'assunzione, la sospensione o il licenziamento di dipendenti che incorrono in illeciti amministrativi, disciplinari o che sono stati giudicati colpevoli di aver commesso dei reati. Ecco, è la magistratura che giudica in caso di reati, i dirigenti o l'ufficio amministrativo preposto negli altri casi. Il politico di turno che interviene in situazioni individuali precise si muove al di fuori del suo ambito di competenze, interferisce con chi è istituzionalmente preposto ad intervenire, suscita il sospetto di agire per interesse personale, ma soprattutto non agisce per il bene della scuola. Questa infatti non necessita di interventi ad personam, ma di conoscenza, cura e lungimiranza. Il primo codice etico che piacerebbe venisse partorito sarebbe quello per i politici, di tutti i turni”.
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