Emilia-Romagna: vince il centrosinistra
Mancano ancora poche sezioni da scrutinare ma l’esito è certo: in Emilia-Romagna il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini ha vinto le elezioni regionali tenutesi ieri, 26 gennaio, e considerate un banco di prova per la sopravvivenza del governo nazionale. Il 53enne presidente uscente del Pd ha ottenuto il 51,40 per cento dei voti contro il 43,68 per cento della senatrice della Lega Lucia Borgonzoni. Flop del Movimento 5 Stelle, il candidato Simone Benini si ferma al 3,46%. Alcuni elettori pentastellati, con il voto disgiunto, hanno scelto la lista del partito, ma Bonaccini presidente.
La coalizione di centrosinistra arriva al 48 per cento, le liste di destra invece raccolgono insieme il 45,4. Indicativo il dato dell’affluenza alle urne: quasi il 68 per cento degli aventi diritto contro il 38 per cento del 2014. Importante, a detta di molti, l’effetto-sardine sulla mobilitazione.
Guardando al territorio più da vicino Bonaccini ha preso più voti di Borgonzoni nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Modena, Ravenna e Forlì-Cesena; meno in provincia di Piacenza, Parma, Rimini e Ferrara. Nel comune di Bibbiano, luogo simbolo della propaganda elettorale leghista, Bonaccini ha ottenuto il 56,7 per cento dei voti.
“L’arroganza non paga mai”, ha commentato il governatore riconfermato. E sul refrain leghista dell’Emilia-Romagna da ‘liberare’ ha detto: “Noi eravamo già stati liberati 75 anni fa”. Congratulazioni per la vittoria di Bonaccini arrivano dai Verdi altoatesini. A nome del gruppo ambientalista Felix von Wohlgemuth e Marlene Pernstich dichiarano: “L’esempio dell’Emilia Romagna dimostra l’importanza della cooperazione e, soprattutto, della coesione delle forze moderate se si vuole contrastare efficacemente il populismo ottuso di Salvini e dei suoi”.
Sul fronte opposto tenta di ridimensionare la sconfitta il leader del Carroccio: “Grazie a chi si è preso la briga di andare al seggio. Sono contento e mi prendo il merito per aver coinvolto tante persone”, ha detto Salvini dal comitato elettorale di Borgonzoni. “Ci ho messo sangue e anima. Per la prima volta dopo 70 anni c’è stata una partita”.
Degna di nota l’accesa polemica suscitata dal post pubblicato su Twitter dalla Lega, a seggi ancora aperti, per la morte della star del basket Kobe Bryant, uno “squallido” tentativo di racimolare gli ultimi voti sfruttando una tragedia, è stata l’opinione dei critici.
Al messaggio ne è seguito uno di scuse da parte del partito: “A causa di un disguido tecnico è stato pubblicato un tweet errato sulla scomparsa di Kobe Bryant. Ci scusiamo per l’inconveniente”.
In Calabria invece vince il centrodestra, con la coalizione guidata da Jole Santelli (Forza Italia) che, a scrutinio non ancora concluso, incassa il 55,9 per cento. Pippo Callipo, candidato del centrosinistra, è al 30,1; Francesco Aiello (Cinquestelle) al 7,4% mentre il candidato indipendente Carlo Tansi è al 6,3. Santelli è la prima donna governatrice di una Regione meridionale.
Invito tutti i moderati ad
Invito tutti i moderati ad andare a sentire il discorso l'ultimo giorno di campagna elettorale a Forlì di Stefano Bonaccini. Trovo delle analogie tra l ' Emilia Romagna e l' Alto Adige/Südtirol e d è per questo che spero che durante le prossime campagne elettorali si possa chiamare Stefano per un confronto. Così come chiamare uno dei rappresentanti delle sardine per farci spiegare l'importanza della SERIETA' della politica. Che significa BASTA slogan e social media. Ascolto, proposte e contatto con la popolazione.