Diciamocelo: Berlusconi a Bruxelles è una manna dal cielo. Pensateci. L'uomo che meglio ha incarnato il motto andreottiano “nel bene o nel male, purché se ne parli” è stato eletto al Parlamento europeo. Tralasciamo per un attimo (è dura, lo so) ogni considerazione su trascorsi giudiziari, vicissitudini coniugali, parabole imprenditoriali e, da ultimo, degenerazioni zoofile dell'età senile. Tralasciato tutto questo, dicevo: potevamo immaginare un'occasione migliore, una vetrina più universale, per un'istituzione che all'ultima tornata elettorale ha mostrato di essere più radicata del previsto nell'identità dei cittadini europei? Neanche un mese a Bruxelles, e il tycoon per eccellenza ha già iniziato a fare con successo della capitale belga il proprio palco mediatico.

L'hanno capito benissimo gli stagisti e tirocinanti delle istituzioni europee di Bruxelles, una vera e propria community (tribù, la chiamerebbero gli esperti di marketing) che ha un appuntamento fisso: il giovedì dello spritz in place Luxembourg, per tutti “plux” o “place lux”. Ecco allora che a gennaio di quest'anno compare su Facebook un evento fissato per il 23 maggio, primo giorno delle elezioni europee. Titolo e descrizione dell'evento sono inequivocabili: “Elect Silvio Just To Have Him In Place Lux Every Thursday - You must admit! Silvio in plux for a spritz every Thursday would be the best!”. A dispetto di chi, ancora in tempi non sospetti, commentava “Sì ma non fategli troppa pubblicità a questa mummia”, in pochi mesi l'evento sfiora le 2.800 persone interessate e 720 persone intenzionate a partecipare.

All'aperitivo del giovedì sera in #plux Berlusconi ci è andato veramente: è stato sommerso da gente che voleva farsi un selfie

Fin qui, tutto bene. Il bel gioco dura poco, ci siamo divertiti, grazie e arrivederci. E invece no. Perché il giovedì successivo all'elezione Silvio Berlusconi si presenta sul serio in Place Lux. Il neoeletto eurodeputato si offre alla folla di giovani di ogni nazionalità, tutti attratti dall'affascinante parabola dell'italiano più chiacchierato del mondo e pronti a scattare selfie da postare immediatamente sui propri profili. La notizia arriva anche alle (metaforiche) orecchie dei promotori di un'altra pagina Facebook, DG MEME. Piccola premessa: come ogni istituzione pubblica, anche l'attività del Parlamento Europeo si organizza in diverse diramazioni, ciascuna divisa per aree tematiche, chiamata “Directorate-General”, da cui DG. Il più grande per quantità di personale impiegato è il DG Safe – Directorate-General for Security and Safety. Questa specie di Digos delle istituzioni comunitarie, composta prevalentemente da personale internazionale multilingue proveniente dall'accademia militare o da una carriera nelle forze dell'ordine dei rispettivi Paesi, filtra tutti gli eventi che si tengono al Parlamento Europeo: rileva e gestisce eventuali rischi di intrusioni, presenza di disturbatori, potenziali pericoli per la sicurezza ed esigenze organizzative per l'accompagnamento di personalità in visita.

DG MEME dunque, è il “Directorate-General Meme”: una pagina Facebook con un anno di vita e circa 7.400 follower creata da stagisti e tirocinanti delle istituzioni europee, usando i meme per prendere in giro “da dentro” la politica europea utilizzandone – stravolgendoli - il linguaggio, i codici e i protagonisti. Per il suo primo compleanno, festeggiato lo scorso venerdì 21 giugno, ebbene DG MEME ha scelto proprio una foto di Berlusconi davanti al Parlamento Europeo, accompagnata da un'esilarante descrizione: “All'inizio abbiamo pensato che qualcuno avesse dimenticato una statua di madame Tussaud sulle scale del Parlamento. Poi abbiamo realizzato che il nostro #MEP (Member of European Parliament, n.d.r.) preferito aveva deciso di aggregarsi per il primo compleanno di DG MEME! Che giornata!”. Risultato? 814 mi piace, 68 commenti e 81 condivisioni. Aspetto già trepidante la prima foto che Belrusconi si farà scattare (per i selfie ormai c'ha un'età) al “Mickey Mouse”, la caffetteria del parlamento europeo con tutte le eponime poltroncine multicolori. Speriamo invece che Silvio, oggi per motivi anagrafici più opportunamente orientato a mostrare la propria potenza virale piuttosto che virile, non trasformi semplicemente l'europarlamento in Eurodisney.