Via col vento, di Caldaro

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La storia del circolo vela del Lago di Caldaro ha radici lontane: i primi avvistamenti di barche a vela risalgono agli anni '30 del secolo scorso. Ma è nel dopoguerra che un gruppo di appassionati velisti, i "Lagrein Piraten", decide di restaurare le vecchie barche esistenti, iniziando a costruirne di nuove. Così, nel novembre del '47, nasce l'Associazione Vela Lago di Caldaro (Svks) che tuttora attira campioni e appassionati da tutta Europa. Oggi, sabato 29 giugno, e domani si tiene la quarta regata dell'anno organizzata dall'associazione, che tra marzo e giugno sfrutta il vento al massimo. Il lago, sebbene piccolo, gode di una posizione favorevole. Per la gioia dei velisti altoatesini, infatti, partendo dal Lago di Garda il vento raggiunge Caldaro solitamente nelle ore pomeridiane, rendendo possibile così allenarsi fino a tarda sera. Per questo fine settimana sono attesi una settantina di atleti.
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Ormai da decenni, la stagione del circolo sudtirolese inizia a marzo e termina a fine di giugno. "Il primo appuntamento dell'anno - come spiega Valentina Stefani, vicepresidente dell'associazione, è la regata della fioritura, che è dedicata alle barche O-jole, che presentano un design antico e sono mezzi da condurre in maniera meno fisica e più tecnica, e alle Finn, una barca che fino al 2016 era olimpionica e, a Caldaro, rappresenta la flotta più importante del circolo".
Si prosegue ad aprile con la regata sponsorizzata da Dr.Schär, e riservata interamente alle Finn. Ogni seconda edizione di questa competizione fa da tappa per la Coppa Italia. Ogni anno, invece, il 2 giugno è dedicato ai bambini che gareggiano con le Optimist, le piccole barche monoposto, palestra dei velisti del domani. "Gli optimist sono la nostra gioventù. La regata a loro riservata - spiega Stefani - è zonale, quindi coinvolge giovani provenienti dal Lago di Garda e da Caldonazzo. La competizione dà la possibilità di partecipare poi alle gare nazionali". -
Acqua dolce o salata?
I giovanissimi imparano così ad andare a vela nel lago. Ma ci sono differenze tra gli allenamenti in acqua dolce e un'esperienza al mare, in acqua salata? "Se uno sa andare in barca lo sa fare in entrambe le acque, che però hanno particolarità diverse. Anche mari diversi hanno caratteristiche diverse. Gli optimist, inoltre - dice Stefani -, non possono navigare con onde troppo alte. Per dare la possibilità ai nostri ragazzi di provare un'esperienza al mare proprio l'anno scorso abbiamo proposto delle uscite in Croazia, dove ad esempio sono presenti numerosi scogli, a cui i ragazzi non sono chiaramente abituati".
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Anche barche a due posti
Quella di questo weekend, invece, è la regata dedicata alle ILCA Lazer (barche come quella in foto d'apertura per ragazzi 14 anni in su e aulti) e per le 470 (unica barca a due posti presente al circolo). La partecipazione, però, questa volta potrebbe essere più bassa rispetto al passato. "I nostri ragazzi sono appena tornati dall'Europeo in Polonia, quindi alcuni sono stanchi e hanno giustamente deciso di prendersi una pausa. Ci aspettiamo circa 40 partecipanti per la classe Lazer e una quindicina di equipaggi per le 470, un numero comunque importante per quest'ultima categoria. Siamo una realtà piccola, con mezzi finanziari e personale limitato. Crescere degli atleti, che magari un domani diventeranno dei campioni, è davvero una grande soddisfazione".
Gli allenamenti del circolo proseguiranno tutta l'estate e si concluderanno con la Regata interna autunnale "Foglie morte", la festa del circolo che permetterà a tutte le barche, senza distinzione di classe, di navigare insieme.