Si è spento Sebastiano Vassalli
Lo scrittore Sebastiano Vassalli è scomparso all'età di 73 anni a Casale Monferrato dopo una malattia fulminante e incurabile, tenuta riservata. La candidatura al premio Nobel è stata l'ultimo tassello di una vita interrotta troppo presto. Lo scrittore aveva espresso la volontà di essere cremato. Il suo funerale sarà celebrato mercoledì 29 lulgio. In merito il sindaco di Novara Andrea Ballarè riporta:
Secondo la volontà di Vassalli si suoi saranno funerali laici, molto sobri, ma con un alto contenuto civico.
Del suo lavoro Vassali disse che era
Un mestiere antico come il mondo, che risponde a una necessità degli esseri umani: raccontarsi.
Dalle prose sperimentali dell’esordio Vassalli era passato al romanzo storico, genere in cui aveva dato il meglio di sè stesso. Investigando le origini del carattere nazionale italiano con libri come “La chimera” (1990), “Cuore di pietra”(1996) e “Le due chiese”(2010). Sebastiano Vassalli è stato fra gli scrittori italiani più pubblicati all'estero.
Nato il 24 ottobre 1941 a Genova, da madre toscana e padre lombardo, Vassalli ha vissuto fin dalla fanciullezza a Novara e dintorni. Si è laureato in Lettere all'Università di Milano. Poi l'insegnamento, fra gli anni Sessanta e Settanta, insieme ad un'attività artistico-letteraria. Le sue opere si sono distinte da sempre per un profondo lavoro di ricerca storica. Tra l'altro ha scritto anche per i quotidiani più importanti del paese e ha vinto i maggiori premi italiani in ambito letterario.
Negli anni Ottanta ha fatto rumore il suo pamphlet “Sangue e suolo”(1985) in cui aveva denunciato le distorsioni della proporzionale etnica in Alto Adige. Il suo ultimo libro, recentemente uscito, è dedicato appunto a quella vicenda, di cui sottolinea la positiva evoluzione.