A22, l’ultimo tentativo
La lunga partita della concessione dell’Autobrennero, scaduta nel 2014, è al bivio: “Un nuovo assetto societario interamente pubblico per l’A22, attraverso la liquidazione dei soci privati che consenta un modello gestionale ‘in house’ della concessione sull’A22, oppure la gara da avviare nel 2021” riassume la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli (Pd). Il percorso è quello già stabilito nel 2017 dallo stesso Mit per risolvere l’annoso problema della gestione dell’A22.
Dopo le numerose riunioni convocate con i soci pubblici nelle passate settimane, il Ministero chiederà ora l’inserimento nel prossimo decreto legge di una disposizione finalizzata a favorire la liquidazione dei soci privati, nonché la realizzazione degli investimenti già programmati.
La norma prevede infatti il versamento rateale fino all’anno 2028 delle somme accantonate nel cosiddetto “fondo ferrovia” già previsto dall’articolo 130 del disegno di legge di bilancio 2021, e che il versamento della somma di 300 milioni di euro, corrispettivo della concessione per gli anni 2018-2020, divenga entro l’anno 2024, anziché in un’unica soluzione. In questo modo si consente alla concessionaria di conservare la liquidità di cassa necessaria per l’immediata realizzazione degli investimenti già a partire dall’anno 2021.
“Si tratta dell’ultimo tentativo diretto ad agevolare l’attuazione dell’accordo di cooperazione, in relazione al quale si sta valutando la possibilità di apportare alcune modifiche o integrazioni - dice in una nota la ministra De Micheli -. Qualora anche questo tentativo non dovesse andare a buon fine, l’unica alternativa compatibile con la disciplina europea è rappresentata dall’espletamento di una procedura di evidenza pubblica”.
Anche nello scorso ottobre la Commissione Europea ha infatti escluso categoricamente la legittimità di un rinnovo della concessione in favore della società Autobrennero s.p.a. nella sua attuale compagine societaria.