“Allora chiudiamo Monticolo”
La lista civica ecosociale “Pro Appiano” non l'ha presa bene, la proposta dei “cugini” Verdi bolzanini – nella persona dell'assessora all'ambiente e mobilità Marialaura Lorenzini, appoggiata dal primo cittadino Renzo Caramaschi – di chiudere ai pendolari dall'Oltradige l'accesso a Bolzano su viale Druso. Ogni giorno oltre 20mila auto si riversano sul capoluogo lungo quella direttrice (dati più precisi si avranno in autunno grazie ai “conta-macchine”): una volta terminato il collegamento metrobus con Caldaro e Appiano, l'amministrazione comunale di Bolzano intende impedire l'ingresso in città al traffico veicolare privato in alcune fasce orarie, in particolare al mattino. “Naturalmente questo sarà possibile solamente quando avremo delle alternative veloci e frequenti da offrire ai pendolari, come appunto il metrobus e forse in futuro il tram”, hanno precisato il sindaco Caramaschi e l'assessora dei Verdi.
Come detto, la reazione di “Pro Eppan” non si è fatta attendere. Su facebook, il consigliere comunale di Appiano Felix von Wohlgemuth ha condiviso polemicamente l'articolo di Salto.bz, lasciando intendere di non aver gradito la “fuga in avanti” di Lorenzini, colpevole di non aver prima consultato gli omologhi verdi dell'Oltradige, sorpassandoli sulla strada del Vino. “Potremmo chiudere il lago di Monticolo ai bolzanini, o proprio l'accesso a tutto l'Oltradige... Nella direzione opposta, se si viaggia al mattino, arrivano abbastanza auto!”, così l'avvocato, che siede in consiglio comunale con la ricercatrice Greta Klotz, entrambi alla loro prima legislatura. Più diplomatico, ma comunque tagliente, il profilo social della lista: “Soluzioni si possono trovare solo assieme ai comuni limitrofi, i pendolari dell'Oltradige non hanno certo alcuna colpa per la cattiva gestione del traffico a Bolzano (leggi: strada arginale & co.)”.
Verdi contro Verdi
Va precisato che la lista Pro Eppan sta all'opposizione – così come gli ecosociali della Dorfliste Kaltern – mentre i Verdi di Bolzano siedono in giunta proprio con l'assessora Lorenzini, la quale si rapporta direttamente con i sindaci di Caldaro e Appiano. Dal canto loro, i Verdi cittadini fanno sapere di non aver gradito l'uscita del consigliere di Pro Eppan – tra l'altro la consigliera Marlene Pernstich della Dorfliste di Caldaro è membro del direttivo e del coordinamento dei Verdi provinciali – ma sono fiduciosi di poter chiarire il malinteso in un incontro che avverrà a fine luglio tra Verdi e liste civiche. In una recente intervista, il neo-eletto portavoce dei Verdi sudtirolesi Tobe Planer aveva citato proprio i giovani Klotz, von Wohlgemuth e Pernstich tra le persone che desidera coinvolgere maggiormente nell'attività del partito. Forse ce ne sarebbe bisogno.
"Nella direzione opposta, se
"Nella direzione opposta, se si viaggia al mattino, arriva lo stesso numero di auto" è una traduzione sbagliata di "es kemmen jo oan genua Autos entgegen, wenn mon in dor fria inni fohrt"! "Genua" vuol dire "abbastanza" e non "uguale" o "lo stesso numero".
In risposta a "Nella direzione opposta, se di Mensch Ärgerdi…
Avevo letto "genau" anziché
Di fretta avevo letto "genau" anziché "genua". Grazie della segnalazione.
Wieso öffnet man nicht die
Wieso öffnet man nicht die Busspur bis zur Meraner-Kreuzung, zu bestimmten Zeiten, für Autos welche 3 oder 4 Persohnen fördern?
Der Zusammenschluss von Pendlern könnte dadurch sicherlich gefördert werden und weniger Autos würden die Drusus Strasse entlang fahren.
In risposta a Wieso öffnet man nicht die di Tobias Auer
denselben Effekt hätte eine
denselben Effekt hätte eine Stadtmaut...Oder höhere Spritpreise.
In risposta a Wieso öffnet man nicht die di Tobias Auer
Die Idee aus Amerika ist
Die Idee aus Amerika ist nicht schlecht, aber wieso nur bis zur Kreuzung? Dann würde wahrscheinlich dort komplettes Chaos enstehen, denn alle Autos müssten auf einmal auf die normale Spur.
In risposta a Wieso öffnet man nicht die di Tobias Auer
Soluzioni all' "americana"
Soluzioni all' "americana" non sono applicabili nel nostro contesto. Negli Stati Uniti la presenza dello Stato e di conseguenza la pressione fiscale è minima rispetto alla nostra. E' quindi più facile richiedere sforzi ai cittadini. Nella nostra situazione invece chiedere altro "sangue" ai cittadini, specialmente a categorie disagiate e deboli come i pendolari, è proprio impensabile. Devono essere realizzati mezzi pubblici decenti, solo dopo nel caso si potranno introdurre ulteriori misuro come ad es. il car pooling
Caro Valentino,
Caro Valentino,
hai ragione, non condivido la posizione dei due politici bolzanini; non la posso condividere in quanto, utilizzando io stesso giornalmente il c.d. "Metrobus", sono giunto alla conclusione che questo sistema non è e non sarà in grado di risolvere il problema del traffico tra i nostri comuni. A mio parere, un´eventuale "chiusura" della città ai pendolari andrebbe a penalizzare proprio i lavoratori che si recano a Bolzano non certo per divertirsi, ma per necessità.
Sono rimasto però un pò sorpreso come dalla mia critica mossa nei confronti dell´idea espressa dal Sindaco Caramaschi, evidentemente ironica, possa essere costruito da Te un conflitto "Verdi contro Verdi".
Senza entrare nel merito della collaborazione tra Pro Eppan Appiano con i "cugini" dei Verdi bolzanini, posso garantirti che in linea di massima condividiamo gli stessi concetti e valori.
Ritengo che Tu, quale "ex cugino" , conoscendoci tutti personalmente, avresti potuto farmi un colpo di telefono piuttosto che abbandonarti a speculazioni infondate.
Cari saluti, Felix.
Das Vertrauen auf den
Das Vertrauen auf den Metrobus als Lösung mindestens 20.000 Personen zu transportieren ist wirklich lachhaft und provozierend für Pendler. Neben einer ununterbrochenen (Stelzen?) Tram/Zug/Ubahn-Linie direkt von Eppan in das Zentrum Bozens sind oben genannte Ideen von Vorzugsspuren bei min. 3 Personen im Auto und Stadtmaut die viel besseren Ideen.
Die Gemeinde Bozen hatte
Die Gemeinde Bozen hatte immer schon "kein" Verhältnis zu den anliegen der Überetscher Gemeinden. Die schlechte Wohnbaupolitik der Landeshauptstadt welche lange Jahre gar keinen Wohnbau betrieb führte dazu dass viele Menschen ins Überetsch gezogen sind nachdem sie in der Landeshauptstadt einen Arbeitsplatz fanden aber keine bezahlbare Wohnung, Menschen aus allen Landesteilen sind dadurch ins Überetsch gezogen um nach Bozen zu pendeln.
Die Verbesserung der Verkehrssituation auf der Straße vom Überetsch nach Bozen war für Bozen nie ein Thema es liegt ja außerhalb der Stadt.
Es ist leider schon kein Anliegen den Bus-Takt zu erhöhen, derzeit in den meisten Dörfern vom Überetsch nach Bozen Stunden-Takt also klar dass für die Strecke von gerade mal 10-15 km das Auto genommen wird.
Nicht zu vergessen all die Pendler welche einen Parkplatz, meist Tiefgaragenplatz, an ihrem Arbeitsplatz haben, da bleiben die meisten lieber im warmen oder kühlen Auto mit ihrer Lieblingsmusik und brauchen nicht viel Schritte machen um in einem ewig überfüllten Pendlerbus zu ihrem Ziel zu kommen.
Die vielen Reden rund um eine Trambahn sind allerdings nichts anderes als eine gute Ausrede sich nicht um das Problem zu kümmern und eine attraktive Verbindung nach Bozen zu kümmern. Von Leifers nach Bozen fährt alle 10 Minuten ein Bus, weshalb dort der öffentliche Verkehr eben attraktiv für alle ist.
Bozen muss sich um einen Busverkehr im 10-Minuten-Takt kümmern.