Ambiente | turismo

Questa montagna non è un albergo

Il turismo montano sarà pur prezioso, ma l’ecosistema delle Dolomiti lo è ancora di più. Come comportarsi ad alta quota? Te lo spiega la campagna “Dolomeyes”.
Dolomiti
Foto: Georg Tappeiner

Equilibrio precario, quello delle nostre montagne, costrette a convivere con la famelica domanda del turismo montano, in cui accanto agli sfregi delle grandi opere si aggiungono turisti e avventori poco disciplinati.
Per invitare a una frequentazione più consapevole delle Dolomiti e un uso parsimonioso dell’acqua nei rifugi ad alta quota arriva la campagna di comunicazione “Dolomeyes: paura a prima vista!”, promossa dalla Fondazione Dolomiti UNESCO in concomitanza dell’avvio della bella stagione che corrisponde allo stare in attesa, nel bene e nel male, dell’assalto da parte dei turisti di ogni dove. Una campagna sentita, che nasce dall’azione partecipata assieme ai gestori di 66 rifugi dell’area alpina, di cui 22 collocati in territorio altoatesino, assieme alle varie associazioni che li mettono in relazione. Il turismo montano è atipico, spiegano, perchè necessità di più attenzione e accortezza ma soprattutto rispetto per tutto l’ambiente che ti circonda.


”Il nostro paesaggio montano, specialmente quello della zona del Patrimonio mondiale Unesco, è un habitat sensibile che va vissuto in modo attento e responsabile nella consapevolezza del suo particolare valore” ha detto durante la conferenza stampa di presentazione l’assessora provinciale, Maria  Hochgruber Kuenzer, ricordando inoltre il progetto  "Mindful on the Mountain - Rispetta la montagna”, realizzato nell'area pilota del Comune di Castelrotto, con il supporto delle associazioni turistiche di Siusi, Alpe di Siusi e Castelrotto, con lo scopo di sensibilizzare i gestori delle strutture turistiche, i visitatori e gli stessi abitanti ad adottare comportamenti rispettosi dell’ambiente. 
Lo scopo di “Dolomeyes: paura a prima vista!” (QUI la brochure) è similmente quello di innescare un cambiamento cambiamento culturale nelle menti di chi frequenta la montagna. Lo slogan, “Paura a prima vista”, si riferisce invece al timore che tutte queste abitudini e gli atteggiamenti poco rispettosi verso la montagna possano rovinare il delicato ecosistema delle Dolomiti, andando a sostituire quell'amore a prima vista che si scatena nel cuore di chi si trova davanti per la prima volta alle vette Patrimonio Unesco.
Il rispetto della montagna passa anche per un’accortezza particolare per quanto concerne l’utilizzo dell’acqua, la cui erogazione ad alta quota risulta particolarmente difficile. Evitate richieste fuori luogo dunque, voi che pernottate la notte nei rifugi: in fondo quella seconda doccia non è poi così necessaria.

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Christian I Mer, 06/30/2021 - 16:22

Tutto troppo tardi: ormai la Seceda é diventata una succursale di Rimini e l'Alpe di Siusi vanta un albergo dopo l'altro. Sui passi le moto fanno a gara e i sentieri visti dall'alto mi ricordano le file di formiche che ho in giardino... tutto troppo tardi, bisognava pensarci 50 anni fa!

Mer, 06/30/2021 - 16:22 Collegamento permanente