Società | Contratto collettivo

“Mai più pagamenti una tantum!”

Il sindacato provinciale non firma l'adeguamento all'inflazione proposto dalla Giunta. Boragine (segretario AGO): “Lo stipendio non è adeguato all'inflazione reale”.
Unterschrift
Foto: LPA/Fabio Brucculeri
  • AGO non ci sta. L'organizzazione sindacale dei dipendenti provinciali ha deciso di non firmare l'adeguamento all'inflazione per i dipendenti pubblici con un pagamento una tantum approvato l'8 luglio dalla Giunta provinciale. “Non possiamo essere soddisfatti di questo modo di procedere e dei finanziamenti messi a disposizione. Sicuramente la Giunta provinciale ha risparmiato tanti soldi sui lavoratori”, dichiara il segretario di AGO di Stefano Boragine. Il contratto prevede un ulteriore pagamento una tantum a titolo di adeguamento all'inflazione, per un importo complessivo di 75 milioni di euro, in base alla qualifica funzionale (ad esempio, 1.745 euro per l'ottava qualifica). Un primo acconto era già stato effettuato nel febbraio di quest'anno, mentre il secondo pagamento dovrebbe avvenire entro settembre.

    “Ricordiamo nuovamente che sono i dipendenti pubblici che tengono in "salute" tutti gli interessi collettivi della nostra provincia.  Non vogliamo pagamenti una tantum! Mai più!!  Con questo pagamento una tantum hanno messo fine all’inflazione 2022-2024!  Lo stipendio non è stato adeguato all'inflazione reale!  Noi come già dichiarato a maggio 2025 non abbiamo apposto la nostra firma su tale contratto!”, conclude Boragine.