Politica | Legislatura in bilico

Governo: Berlusconi apre la crisi

Silvio Berlusconi ha chiesto ai ministri del Pdl di dimettersi come conseguenza del "congelamento dell'attività del governo" che attribuisce al premier. La replica di Enrico Letta: "chiarimento in Parlamento, di fronte ai cittadini".

Silvio Berlusconi ha chiesto ai ministri del Pdl di lasciare l'esecutivo. Il gesto del leader del centrodestra è conseguenza, a suo dire, della "decisione assunta ieri da Letta di congelare l'attività del governo, determinando in questo modo l'aumento dell'IVA". Per Berlusconi il gesto di Letta è una "grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo".

"Il chiarimento deve avvenire in Parlamento, alla luce del sole, di fronte ai cittadini". È questa la prima reazione che filtra da palazzo Chigi. Il presidente del consiglio Enrico Letta si è sentito telefonicamente con Alfano e con il presidente della Repubblica ed ha respinto al mittente le accuse di aver provocato la dimissione dei ministri del Pdl. 
Per Letta la decisione del consiglio dei ministri di ieri a cui fa riferimento Berlusconi,  "è stata causata dalle dimissioni in bianco annunciate dai deputati e senatori del Pdl".

Il segretario del partito democratico Guglielmo Epifani dal canto suo ha dichiarato che le dimissioni dei ministri del Pdl "sono una ulteriore azione di sfascio nei confronti del governo". 
Per Epifani  "l'irresponsabilità sta salendo a livelli che non erano razionalmente valutabili" ed il segretario del PD avverte però che il cambiamento della legge elettorale prima di tornare alle urneun passo obbligato".