Economia | Trasporto pubblico

La vertenza continua

A meno di un mese dall’ultimo sciopero, il 29 settembre gli autisti di Simobil tornano a incrociare le braccia per chiedere il miglioramento delle condizioni lavorative
Busbahnhof
Foto: Seehauserfoto
  • Continua lo stato di agitazione per i dipendenti del trasporto pubblico locale, a meno di un mese dall’ultimo sciopero. Il 29 settembre, il sindacato UilT ha proclamato un nuovo sciopero di 24 ore per i lavoratori di Simobil. Verrà garantito il servizio minimo nelle fasce 6.00-9.00 e 12.00-15.00 per quanto riguarda il personale su gomma, mentre il personale degli uffici e degli impianti lo sciopero è previsto tutto il giorno.

    Da quando l’azienda si è aggiudicata i lotti (prima gestiti da SAD), i dipendenti, lamentano un peggioramento delle condizioni lavorative. Ancora inapplicata, lamenta UilT, la clausola sociale e le normative del trasporto pubblico locale. Secondo il sindacato, i dipendenti del trasporto pubblico su gomma sono sottoposti a trattamenti lavorativi stressanti, considerando che il nastro lavorativo sfora spesso le 12 ore, superando i limiti stabiliti da contratto. Il sindacato aveva in passato sollecitato l’intervento dell’Ispettorato del lavoro, sollevando i dubbi su presunte irregolarità. I controlli avrebbero tuttavia confermato una condotta corretta da parte dell’azienda che ha sottoscritto, lo scorso 28 giugno, un accordo di secondo livello con i sindacati Asgb, Cgil, Cisl  e Orsa (quest’ultima non firmataria del Contratto nazionale). Secondo UilT, il contratto non rispetterebbe le norme previste dal contratto aziendale, prevedendo un nastro di 15 ore senza che venga corrisposta né l'indennità della sosta inoperosa né il riposo compensativo quando si supera il monte ore settimanale.

    Il sindacato, in sede di conciliazione, aveva aperto alla possibilità di siglare un accordo che prevedesse il superamento delle 12 ore del nastro e delle 50 ore settimanali solo su base volontaria e a condizione di recuperare settimanalmente le ore di straordinario effettuate, ma la trattativa non è andata a buon fine.

    La cronica carenza di personale all’interno del settore del trasporto pubblico locale peggiora con l’emorragia dei dipendenti che si rivolgono alla concorrenza, spesso privata, in cerca di condizioni lavorative migliori e con ulteriori conseguenze sui lavoratori, che vengono ulteriormente sovraccaricati con turni massacranti, non riuscendo spesso nemmeno a smaltire le ferie di cui avrebbero diritto.