La svolta di Zeppa
Nuova defezione nel Comune di Bolzano. Dopo le dimissioni di Michela Trentini da direttrice generale dell’Assb arrivano ora quelle del city manager Andrea Zeppa, ma senza “strappi”, come ha tenuto a sottolineare il diretto interessato nei giorni scorsi. Il motivo: la nomina a direttore amministrativo della Asl, posto per il quale era in corsa insieme a una rosa di altri candidati che avevano ottenuto l’idoneità: Silvia Capodaglio, Carmen Schweigl e Marco Cappello (attuale direttore della ripartizione legale Asl, e fino alla fine del 2016 direttore amministrativo, ruolo poi coperto ad interim dal direttore del comprensorio di Bolzano Umberto Tait).
Il nome è stato scelto dal numero uno della Asl Thomas Schael, dopo essersi consultato con la giunta provinciale, la recente legge Madia, infatti, ha voluto limitare l’ingerenza della politica nella scelta dei ruoli apicali della sanità.
Prima di diventare formalmente direttore generale del Comune capoluogo, nel settembre 2016, prendendo il posto di Helmuth Moroder, Zeppa, 47 anni, originario di Merano, era già stato direttore del dipartimento “Economia, finanza e innovazione” al fianco del Landeshauptmann Arno Kompatscher. Laureato in Economia e Commercio con lode dopo essere stato impiegato diversi anni nel settore bancario per sette anni Zeppa è stato vicedirettore dell’Istituto per la promozione dei lavoratori Afi-Ipl e responsabile del “Servizio ricerca economica e sociale”. Dal 2006 al 2011 ha ricoperto l’incarico di vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio. Nel 2009 lo sbarco in Provincia come direttore del dipartimento “innovazione, informatica, Lavoro e Finanze” quando l’assessorato faceva capo all’allora esponente del partito democratico Roberto Bizzo. Con la presidenza-Kompatscher gli assessori in giunta provinciale passarono da due a uno ma il governatore dell’Alto Adige, che ha ricevuto in carico buona parte delle competenze di Bizzo, decise di tenere Zeppa come proprio capo dipartimento.
Addio definitivo
Secondo indiscrezioni Zeppa, il cui incarico da city manager era legato al mandato del sindaco (fino al 2020) e che ora da contratto è tenuto a dare un preavviso di sei mesi prima di lasciare il posto, avrebbe preso in considerazione l'idea, qualora fosse possibile, di potersi dividere fra i due incarichi così da continuare a seguire, a livello di amministrazione comunale, progetti importanti per cui finora si è speso molto, l’Areale, ad esempio, ma anche il Virgolo, il tram e la viabilità di Bolzano sud.
Il sindaco Renzo Caramaschi smentisce tuttavia questa ipotesi: “Lo stesso rapporto di esclusività che Zeppa aveva in Municipio varrà anche all’Asl - spiega a salto.bz -, esistono certo delle norme che consentono incarichi part-time in diversi ambiti lavorativi, ma sono regole che non si applicano ai Comuni”. Il primo cittadino ribadisce poi la volontà di non cercare un sostituto per il posto da city manager facendosi direttamente carico delle relative pratiche da sbrigare: “Un professionista come Andrea Zeppa non si trova dietro l’angolo, è una persona molto preparata, una vera forza sul piano amministrativo. Ho perso un ‘cavallo da tiro’ - aggiunge poi sorridendo - ma sono molto contento per lui, per l'occasione che gli si è presentata, ora dovrò rimboccarmi le maniche, comunque l’avevo messo in conto”.