Politica | Bressanone

“La politica dello struzzo”

Non passa la mozione delle opposizioni che chiedeva le dimissioni del vicesindaco Ferdinando Stablum, rimasto in silenzio in aula per tutto il tempo della discussione.
Giunta comunale Bressanone Brixen
Foto: comune bressanone

A tratti concitato a tratti evasivo: il dibattimento di ieri (28 marzo) in aula consiliare a Bressanone ha decisamente contribuito a scaldare gli animi dei presenti. Tra i temi affrontati c’erano infatti quelli inerenti al conflitto di interesse del vicesindaco Ferdinando Stablum, tecnico della cooperativa che sta costruendo due garage interrati su territorio comunale e, al contempo, assessore comunale alle Finanze e Patrimonio.  


“Voglio premettere che il nostro interesse non è quello di incolpare una persona per motivi politici ma quello di assicurare una corretta amministrazione - ha dichiarato in aula la consigliera  di Alternativa Ecosociale, Verena Stenico -. In questo caso, siamo di fronte ad una situazione di incompatibilità che è in palese contrasto con le norme che prevedono che gli amministratori pubblici curino esclusivamente gli interessi dei cittadini e che si  evitino posizioni che portano a conflitti di interesse e che gettano in cattiva luce l’intera giunta comunale. Le risposte alla nostra interrogazione - continua Stenico - sono assolutamente evasive, non entrano nel merito, anzi mostrano l’arroganza della Giunta che minimizza questi temi, considerandoli di nessuna importanza e autoassolvendosi, con ciò alimentando a nostro parere maggiori dubbi e perplessità. Con queste risposteci rendiamo conto che Lei, signor Sindaco - ha accusato la consigliera - attua la politica dello struzzo per non confrontarsi con questo tema, che invece rappresenta un grave conflitto di interessi tanto da dover portare alle dimissioni del Vicesindaco”.

È assolutamente inaccettabile che le persone rappresentino contemporaneamente gli interessi del Comune e perseguano interessi privati

Sulla stessa linea anche il Team K. “Non si tratta solamente di una questione di percezione pubblica - ha ribadito in un intervento Sabine Mahlknecht -. Dal nostro punto di vista è assolutamente inaccettabile che le persone rappresentino contemporaneamente gli interessi del Comune, o almeno dovrebbero, e perseguano interessi privati, come in questo caso quelli della Cooperativa Park Bressanone/Brixen”.

Secondo l'opposizione, le risposte evasive del Sindaco Peter Brunner all’interrogazione presentata è un’ulteriore conferma della commistione di interessi privati e amministrazione pubblica a partire dalla presenza del vicesindaco Stablum alla riunione con Lega Coopbund dello scorso 12 gennaio ricoprendo allo stesso tempo il ruolo istituzionale di vicesindaco e tecnico incaricato. “L’argomentazione che avrebbe ricevuto l’ incarico di tecnico da parte della Cooperativa ben  prima della sua nomina a Vicesindaco non regge in quanto avrebbe dovuto dimettersi al più tardi quando è stato nominato”, sostiene ancora Mahlknecht.

Dall’altra parte, invece, Ferdinando Stablum ha optato per l’arma del silenzio, non ribattendo a nessuna delle accuse riportate in aula ma votando, scegliendo l’astensione, per la mozione che chiedeva le sue dimissioni. Il Primo cittadino, accompagnato da una lunga lista di tecnicismi, ha voluto ribadire la piena correttezza e legittimità delle azioni della Giunta, che non ha mai parlato con Stablum della questione dei garage. Brunner non ha inoltre risparmiato critiche alle opposizioni, sostenendo stessero attaccando la persona in quanto tale. Il Sindaco ha inoltre accusato le minoranze di intendere la politica come una professione di escluso appannaggio di dipendenti pubblici e pensionati, con chiaro riferimento ai consiglieri dell'opposizione, interdetta invece ad altri professionisti e categorie imprenditoriali.

Nella vicenda manca una presa di posizione del Partito Democratico cittadino il quale, garante all’inverosimile a livello nazionale dei valori di imparzialità e di conflitto di interessi nei confronti della pubblica amministrazione

“In relazione alle argomentazioni adottate e rilasciate alla stampa dal Vicesindaco osservo come le stesse siano assolutamente contraddette e smentite dagli atti di questa amministrazione comunale - ha denunciato invece il consigliere di Fratelli d’Italia, Antonio Bova -. Mi riferisco in particolare al fatto che il Vicesindaco affermi che le delibere di Giunta relative alla realizzazione del Garage di via Tratten siano antecedenti all’assunzione del suo incarico in comune quando in realtà queste sono state votate dalla Giunta comunale successivamente alla sua assunzione dell’incarico. Infine - ribadisce Bova - nella vicenda manca una presa di posizione del Partito Democratico cittadino il quale, garante all’inverosimile a livello nazionale dei valori di imparzialità e di conflitto di interessi nei confronti della pubblica amministrazione, petulante nella questione morale della politica, dimostra  di sottovalutare la questione e di non aver alcun interesse alla richiesta di trasparenza dei brissinesi, limitandosi  - ha concluso il consigliere - ad una difesa della posizione basata oltretutto su fatti non veritieri”.
In fase di voto la maggioranza ha votato compatta, in favore del suo vicesindaco. La mozione, senza sorprese, non è dunque passata

Tornerà tutto alla “normalità”?