Non chiamatelo Nostradamus
Andando oltre le cortine fumogene dei tatticismi, della propaganda, dei doppi e tripli giochi, Trump sta collaborando con i russi contro gli islamo-fascisti, con i cinesi per porre fine alla questione coreana, con i messicani per rinegoziare il NAFTA. Ha inoltre posto fine ai trattati commerciali TTIP e TPP e ha ripudiato un accordo sul clima che, a conti fatti, poteva solo rinviare di pochissimi anni lo stesso esito, ma a un costo così straordinario da impedire una qualunque strategia di riassorbimento della disoccupazione e di gestione della transizione verso l’automazione. Più di tutto, mi ha colpito il fatto che sia l’unico fra tutti i presidenti americani a dimostrare nei fatti di voler distruggere una volta per tutte quell’abominio che è la tratta degli esseri umani, che alimenta le peggiori pratiche dei peggiori esemplari della nostra specie, ai danni dei più innocenti e vulnerabili, nell’indifferenza generale. Per conto mio, al netto di altre decisioni discutibili, e tenuto conto del clima di pre-guerra civile che pervade la nazione, non se la sta cavando male.
Trump è l’unico fra tutti i presidenti americani a dimostrare nei fatti di voler distruggere una volta per tutte quell’abominio che è la tratta degli esseri umani. Non se la sta cavando male.
Come ammesso da un produttore CNN è quasi certamente "una str...ata" concepita da chi si oppone al riavvicinamento tra Mosca e Washington. È una storia già vista con Lincoln al tempo degli zar e con Roosevelt e Kennedy al tempo dei sovietici. Una collaborazione tra Russia e Stati Uniti cambierebbe il mondo per il meglio ma c’è chi preferisce lo status quo. C'è sempre stato un "Russiagate".
Macron è il “vorrei ma non posso” della politica francese. Non ha né la preparazione, né il carattere, né la visione di un Napoleone o di un de Gaulle. È stato sospinto al potere con una tempistica eccezionalmente rapida da alcune cerchie di industriali e finanziari francesi e ora come ogni narcisista che si rispetti si dà arie di grandeur per supplire alla carenza di autostima e si dispone ad americanizzare il paese. Questo è un atteggiamento suicida abbinato a un proposito suicida, in una nazione come la Francia.
Macron è il “vorrei ma non posso” della politica francese, Renzi quello italiano.
Renzi è il “vorrei ma non posso” italiano. Un altro giovane di belle speranze, scelto per incarnare il nuovo di chi vuole che tutto cambi all’apparenza perché non cambi niente nella sostanza. Sarà abbattuto da una congiura di palazzo dopo che la guerra civile sottotraccia che si sta combattendo tra fazioni dell'establishment americano terminerà con la vittoria di chi lotta per salvare l'America sacrificando l'Impero e la sconfitta di chi lotta per salvare l'Impero sacrificando l'America.
L'accusa di complottismo è "l'ultima cartuccia del farabutto"
Il Movimento 5 Stelle è considerato dagli avversari politici (e da gran parte dei mezzi di informazione) un partito "populista e xenofobo". Le posizioni sull'immigrazione hanno allontanato molti elettori "di sinistra". Cosa ne pensa? Il blog di Grillo non funziona più?
Il Movimento 5 Stelle, indipendentemente da quali fossero le motivazioni alla base della sua nascita, è un fenomeno che esprime la volontà di un popolo di tornare a farsi sentire, ad acquistare fiducia nei propri talenti, nelle proprie capacità, nel proprio futuro e a fare in modo che i politici si ricordino che hanno ricevuto una delega di esercizio del potere sovrano che resta nelle mani dei cittadini e quindi non devono sentirsi titolari di un'autorità che non gli compete, operando nell'interesse di pochi invece che in quello della collettività. È un fenomeno che non si estinguerebbe se venissero a mancare gli attuali leader. Troverebbe altre forme per manifestarsi fino a quando la distanza tra politici ed elettorato non sarà ridotta a dimensioni ragionevoli e accettabili.
Facile rispondere. In Italia nessuno perde le elezioni e tutti le vincono. Per essere rimossi non basta il voto popolare, serve una congiura di palazzo.
La crescita dei movimenti cosiddetti populisti, ossia quelli che rivendicano la necessaria sovranità popolare sulle decisioni prese in nome del popolo è l'unica speranza di rinnovamento ed evoluzione dell'Europa unita. Il mio auspicio è che quella dialettica che è venuta a mancare con la caduta del muro di Berlino conduca l'Unione verso soluzioni elvetiche.
La crescita dei movimenti populisti è l'unica speranza di rinnovamento ed evoluzione dell'Europa unita
Il giornalismo, ossia la capacità di fare informazione professionalmente, non svanirà mai, ma subirà una profonda trasformazione dovuta al fatto che i media occidentali di riferimento hanno virtualmente rinunciato a scavare nei fatti e nelle versioni dei fatti e si limitano a riportare il punto di vista di chi li tiene in vita finanziariamente. Siamo entrati nell'era di Wikileaks e dei forum di dibattito globali in cui molti cittadini giornalisti dimostrano quotidianamente una determinazione, un'acutezza, una curiosità, una serietà, un rigore e un amore per la verità che ormai sono merce rara in tante redazioni. Da Wikileaks e da questi forum emergerà una nuova generazione di giornalisti che sapranno onorare questa nobile professione.
Da Wikileaks emergerà una nuova generazione di giornalisti
Nel 2010 uscì “Contro i miti etnici. Alla ricerca di un Alto Adige diverso”, libro sulla questione altoatesina scritto a quattro mani con Mauro Fattor. Sono passati 7 anni da allora: è riuscito nel frattempo a immaginarsi lo scenario di come sarà il Sudtirolo del futuro?
Mi ricordo che quando presentavamo libro il pubblico ci chiedeva soluzioni. Ma ogni popolo e comunità deve trovare in sé le risposte e le soluzioni, e per farlo debbono cambiare le teste, prima ancora delle istituzioni. Ad ogni buon conto la macro-tendenza più importante del nostro tempo è quella all'integrazione dell'umanità, che sarà unita nelle diversità. Saranno pertanto fattori esterni a costringere l'Alto Adige a cambiare fintantoché la popolazione locale non troverà una leadership e le risorse culturali, morali e spirituali per adeguarsi coscientemente all'evoluzione della civiltà umana. È questa la ragione per cui un seguito di quel libro non avrebbe alcun senso.
Tra 7 anni il mio Trentino si sarà stufato di essere amministrato da funzionari e si sarà dato una classe dirigente capace di leadership. Questo non per un improvviso sussulto di lucida dignità ma perché le dinamiche globali lo renderanno inevitabile. Non avrà perso la sua autonomia perché l'assetto finanziario globale sarà riformato e una considerevole prosperità consentirà a tutte le realtà desiderose di responsabilizzarsi attraverso l'autonomia di poterlo fare.
Saranno fattori esterni a costringere l'Alto Adige a cambiare
L'Italia tra 7 anni sarà una nazione che scoprirà come un crescente impulso al commercio internazionale dovuto all’intensificazione portentosa dei traffici con la Cina e con l'Oceano Indiano e alla crescita economica della borghesia africana ricollocherà il baricentro economico del paese in una posizione più favorevole al Meridione e così apprenderemo tutti che il ritardo del Mezzogiorno era dovuto in buona parte alla sua marginalità economica in un mondo dominato dalle economie che si affacciano sull'Atlantico settentrionale e non ad irrimediabili tare antropologiche.
Sulla questione del riscaldamento climatico, lei è stato tra i sostenitori di una tesi "uguale e contraria", ovvero quella dell'approssimarsi di una nuova glaciazione. Sulla base di quali elementi lei esprimeva tale convinzione? Di recente ha scritto "hanno torto sia i serristi sia i glacialisti e la verità non sta neanche nel mezzo".
Qualunque paleoclimatologo ha notato che ci sono state glaciazioni (es. ordoviciano) con concentrazioni di CO2 10 volte superiori al valore presente e l'ultimo interglaciale (Eemiano) è stato 5°C più caldo del presente, con concentrazioni di CO2 inferiori alle 300 ppm (adesso sono superiori a 404 ppm). È stato fatto del terrorismo psicologico per un aumento di temperatura di pochissimi decimi di grado quando il mondo sta uscendo dalla Piccola Era Glaciale, uno dei periodi più freddi di questo interglaciale. In cambio non si dà notizia del fatto che lo spessore dei ghiacci groenlandesi è ai massimi dall'inizio della psicosi da riscaldamento globale causato dall'uomo, né si precisa che il presunto collasso dei ghiacci antartici sta avvenendo con le temperature atmosferiche polari più basse degli ultimi decenni e mentre si rileva una forte attività vulcanica sotto la banchisa. La chiave per comprendere queste trasformazioni è molto probabilmente la relazione tra energie cosmiche, attività vulcaniche e correnti oceaniche. Le temperature del Nord Atlantico sono in picchiata esattamente come illustrato nel film l'alba del giorno dopo. D’altro canto l'errore dei glacialisti è stato pensare che le ciclicità delle ultime centinaia di migliaia di anni debbano per forza disegnare il nostro futuro. Non ha senso. La Terra non è evidentemente un sistema chiuso e tanto meno lo è il Sistema Solare. Quel che avviene nella nostra galassia condiziona l’attività solare e, direttamente e indirettamente, il nostro clima.
Nostradamus no, ma papà sì!
Nostradamus no, ma papà sì! Interessante intervista.
Oh Valentino,
Oh Valentino,
ma perché non gli hai chiesto della Cina e della Corea del nord? Già che c'eri non ci sarebbe stata male una domanda sulle vaccinazioni, su Lady D, sulla teoria delle stringhe, sull'invasione della zanzara tigre, sull'ultima acconciatura di Patty Pravo, sulla coltivazione del luppolo, su come si restaurano i mosaici bizantini: quello risponde a tutto. Peccato perdere simili occasioni.
In risposta a Oh Valentino, di Lucio Giudiceandrea
:-)
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