Cultura | Baukultur

La cultura del costruire interessa tutti

"Riuscì con sensibilità ed una forza dosata con precisione a confrontarsi con il contesto e nello spirito del suo tempo ad essere al di sopra dello stile di un’epoca"
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Fondazione Architettura Alto Adige
Foto: Fondazione Architettura Alto Adige

Testo: MICHAEL VOLGGER & HARALD PECHLANER EURAC Research, Istituto per lo sviluppo regionale

 L'editoriale della No. 104 del Turris Babel: La Cultura del costruire


In Zusammenarbeit mit der Architekturstiftung Südtirol / in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige.

 

Robert Veneri, architetto, descrive il deceduto maestro dell’architettura altoatesina Othmar Barth con le seguenti parole: «Riuscì con sensibilità ed una forza dosata con precisione a confrontarsi con il contesto e nello spirito del suo tempo ad essere al di sopra dello stile di un’epoca.» Questa caratterizzazione di Othmar Barth potrebbe essere facilmente utilizzata anche come precetto di una buona cultura del costruire.

L’obiettivo è semplicemente di promuovere la discussione generale sulla cultura del costruire. Si tratta anche di sensibilizzare in merito al fatto che il costruire non è un atto limitato all’individuo ma che questo atto praticamente sempre genera conseguenze per la collettività.

Noi non siamo architetti. Siamo ricercatori nell’ambito delle discipline socioculturali ed economiche e ci occupiamo principalmente di questioni che ruotano attorno alla configurazione dello sviluppo turistico. Una regione, con il popolo che la abita, influenza fortemente l’attrattività di una destinazione turistica. Una parte fondamentale di questo contesto è la trasformazione antropogenica del paesaggio, tramite costruzioni ma anche al di là di esse. Il progetto di ricerca dell’Istituto per lo Sviluppo Regionale dell’eurac sulla «governance dell’architettura» si interessava soprattutto del seguente confronto: Perché in alcune regioni riescono a prevalere sviluppi specifici nella gestione del paesaggio e nel costruire e non altri? Quale è la governance che spinge queste specificità regionali? Non si tratta in nessun modo di limitare la creatività degli architetti. Non si tratta nemmeno di tutelare il costruttore committente. L’obiettivo è semplicemente di promuovere la discussione generale sulla cultura del costruire. Si tratta anche di sensibilizzare in merito al fatto che il costruire non è un atto limitato all’individuo ma che questo atto praticamente sempre genera conseguenze per la collettività. Il costruire modifica il paesaggio e dunque richiede responsabilità. Per questo motivo ci interessiamo alla cultura del costruire e alle questioni che ruotano attorno intorno al suo coordinamento.

 

Il secondo meeting della serie in rete "cultura del costruire per tutti" avrà luogo il 15/04/2021:
"Commissioni e comitati consultivi di progettazione garantiscono una maggiore qualità nella cultura edilizia"