No a Benko. E poi?
In piena competizione refendaria per il NO o il SI al progetto “Benko” sull’area di via Alto Adige a Bolzano, se ne sentono di tutti i colori. Comunque, ed è un bene, gli argomenti contro e a favore toccano molti campi di interesse per i cittadini: dall’urbanistica, all’economia, all’etica. Un tema è rimasto però, a parer mio, trascurato: cosa rimane dopo la eventuale bocciatura del progetto Benko? Nulla di nuovo, si potrebbe rispondere. Avremo in città alcuni ulteriori edifici vuoti e inutilizzati, oltre ai tanti che già ci sono, continueremo ad avere una stazione autocorriere malmessa. Il Virgolo rimarrà così com’è. In fondo, nessuna tragedia, la città sopravvive. Ma il No potrebbe avere purtroppo un effetto negativo anche sul lungo termine: quello di scoraggiare i privati ad investire nell’Areale Ferroviario. L’operazione, come si sa, dipende da quanto Bolzano riesca ad attrarre su di sè circa un miliardo di Euro per l’acquisto dell’area e la sua valorizzazione immobiliare. A muoversi dovrebbero essere grandi società, banche, mondo della finanza anche internazionale. Lo faranno? La eventuale bocciatura del progetto Benko, farebbe aumentare la voglia di investire anche a lungo termine sul futuro di Bolzano? Io non lo credo ed è per me un motivo in più per andare a votare Si a questo referendum.
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Onestamente non so questo che
Onestamente non so questo che impatto avrà sul areale. Però sono certo di una cosa. Se vince il NO non succederà niente. Niente di niente. Niente riqualificazione. Tutti continueranno a non adare al parco (perché non ha senso). Niente bonifica del Virgolo. Niente di niente, semplicemnte perché non ci sono alternative.
Ora la domanda è perché tutta questa gente è contraria al cambiamento? Perché si oppone all'opportunità di dare posti di lavoro ad altri? Perché gli fa così schifo che il comune incassi 70 milioni di euro? Cosa gli viene difendere un parco che non hanno MAI considerato? Che cosa gli porta ad avere così tanta paura del privato? Non lo sapremo mai.
Però chi è causa del suo mal pianga se stesso.
In risposta a Onestamente non so questo che di Massimo Mollica
Provo a rispondere alle sue
Provo a rispondere alle sue domande :
1. per risanare il parco non serve costruire la Kaufhaus, basta solo un piccolo investimento e la voglia di tenerlo poi pulito; se per lei il degrado è rappresentato dai barboni che lo frequentano allora non vedo come la costruzione del centro commerciale possa farli sparire (o meglio se si volesse li si potrebbe far sparire lo stesso); perchè non lo si fa ? sembra quasi che si lasci questa situazione ad arte per essere finalmente "salvati" da Benko...
2. le alternetive ci sarebbero, e prevedono un modello socio-economico diverso di quello della "città-mercato" per altro miseramente già fallito in tante altre parti; si vada a fare un giretto per l'italia (chennesò, si guardi la costa marchigiana e abruzzese trasformata in un unico centro commerciale) e mi dica se a lei va bene un modello di sviluppo simile; si legga un po' di statistiche (pubblicate anche qui su Salto ad es. da Luca Fazzi) e vedrà che in realtà a medio termine nemmeno i posti di lavoro in più sarebbero assicurati.
3. "perché tutta questa gente è contraria al cambiamento?": la gente non è contraria al cambiamento ma è contraria a QUESTO cambiamento;
4. "Perché si oppone all'opportunità di dare posti di lavoro ad altri?": perchè intanto non è vero (e le statistiche lo mostrano) che nel complesso vi saranno più posti di lavoro, poi i posti di lavoro creati saranno di un certo tipo, salari bassi, scarse tutele, scarsa qualità del lavoro, andando ad aumentare il divario fra pochi che si arricchiscono e molti altri sempre più poveri e precari; ripeto, non è questo il modello socio-economico che vogliamo, specialmente qui in Alto Adige dove avremmo condizioni tali per fare molto meglio;
5. "Perché gli fa così schifo che il comune incassi 70 milioni di euro? " : perchè questi 70 milioni non sono regalati e il prezzo che ne pagherà la città non vale 70 milioni
6. "Che cosa gli porta ad avere così tanta paura del privato?" : nessuno ha paura del privato, quello che fa paura è la commistione fra pubblico e privato specialmente in un contesto come quello italiano dove tale commistione ha generato quasi sempre comportamenti patologici, specialmente dove il privato ha un certo "pedigree" che non lascia tranquilli; e poi, ma perchè invece certe cose non le fa il pubblico che sarebbe poi il suo mestiere ? come mai in una provincia che ha riempito tutti i paesini di opere e infrastrutture sociali di lusso il solo capoluogo dovrebbe arrangiarsi ? se i soldi spesi nella periferia fossero proporzionalmente concessi anche al capoluogo avremmo i marciapiedio placcati d'oro...
Per concludere non è chi dice no che non ha idee, al contrario è chi si ostina a puntare tutto su questa operazione che dimostra di non avere idee nuove, essere ancorato ad un modello di sviluppo obsoleto e in parte fallimentare e soprattutto di non possedere una prospettiva a medio-lungo termine.
In risposta a Provo a rispondere alle sue di Dai retta a un…
1. Il parco non ha mai goduto
1. Il parco non ha mai goduto di buna fama, ed è stata l'amministrazione comunale capitanata dal branco di politici litigiosi e incapaci che ci ritroviamo a non curarsene per decenni.
2. Nessuno dubita che ci siano alternative. Il problema è che non sono mai state prese in considerazione, farlo adesso solo perchè quello che propone Benko non piace è da bambini cappriciosi che non vogliono separarsi dal giocattolo con cui non hanno più giocato da anni. Fra l'altro un alternativa concreta da porre in essere subito non c'è!
3. Dato che non si prospettano alterrnative concrete, non c'è nulla di sbagliato nel dire che la gente è contraria al cambiamento in quanto tale.
4. Non si parla solo dei posti di lavoro nei negozi ma anche di quelli nell'edilizia. Le statistiche hanno sempre detto quello che la gente che le ha commissionate ha voluto che dicano. Infine spetterebbe ai sindacati garantire migliori condizioni di lavoro ai lavoratori, il fatto che ci sia o meno un centro commerciale non influisce di per sè sulla natura di un rapporto di lavoro.
5. Colpa del comune che ha trattato male, in primo luogo perchè consiglio e giunta sono sempre stati più indaffarati a litigare e parlare di aria fritta, invece di unirsi una volta tanto a vantaggio di tutti.
6. Non è colpa dei paesini se il comune di Bolzano, sempre attraverso il suo consiglio, si è dimostrato incapace di far valere le sue ragioni. Per il resto vedi sopra.
In risposta a 1. Il parco non ha mai goduto di Mensch Ärgerdi…
Quindi sostituiamo la giunta
Quindi sostituiamo la giunta comunale con Benko ! Mi sembra un'ottima proposta...
Sui politici bolzanini si può dire tutto il male possibile ma che sia solo colpa loro se a Bolzano la Provincia non conferisce fondi direi proprio sia una posizione insostenibile. Caso mai si può sostenere il contrario, come oggi scritto da Luca Fazzi (dove stranamente non hai commentato, ma ti aspetto...) ossia che questi siano il frutto della selezione operata dalla SVP.
Che non vi siano alternative forse è vero, ma questo è il frutto della pochezza della politica che, ancora, non giustifica il fatto di dare in mano al primo che arriva e mette sul tavolo un pacco di soldi.
Mi sembra la filosofia di: o
Mi sembra la filosofia di: o mangi la minestra o salti dalla finestra ! Che il progetto Benko sia la cura di tutti i mali di Bolzano è tutto da dimostrare, se fosse cosi, sarebbe interessante capire perchè si buttano tanti soldi nella pubblicità e si scomodano illustri personaggi per fare felici i cittadini.
La grande finanza internazionale conosce benissimo chi è Benko e non ha certo bisogno di vedere realizzato l'ennesimo Kaufhaus per valutare l'opportunità di un proprio investimento nel capoluogo. Anzi, valutare in un processo democratico i pro e i contro di un progetto che vuole coprire il degrado sociale con il cemento, è garanzia di serietà e la dimostrazione che a Bolzano non si vendono fischi per fiaschi. Il vero motivo per votare contrario è questo. o No ?