Politica | L'interrogazione

Una delibera ad personam?

A pochi giorni dalla promozione di Vincenzo Gullotta, la Provincia modifica il regolamento in materia di incompatibilità di incarichi. Diego Nicolini: “Tempismo sospetto”
Gullotta, Vincenzo
Foto: LPA

Il sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta, è stato promosso i giorni scorsi a direttore sostituto del Dipartimento cultura italiana.  La proposta di nomina, con effetto immediato, proveniva direttamente dall’assessore all’istruzione Giuliano Vettorato che a più ripartite ha difeso ed elogiato l’operato di Gullotta nonostante i procedimenti a suo carico. Per il sovrintendente è stato infatti chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di aver abusato della sua posizione per alzare i voti del figlio, facendo pressioni su insegnanti e dirigente affinché venisse modificata la pagella finale sotto minaccia dell’invio di ispettori. “Gullotta è un bravo sovrintendente, un professionista che ha gestito bene la scuola in momenti difficili come quelli della pandemia. Un mio provvedimento ci sarà solo dopo un eventuale pronunciamento di condanna in primo grado”, aveva allora dichiarato Vettorato, facendo scattare poco tempo dopo la promozione.

Giuliano Vettorato Vincenzo Gullotta
Giuliano Vettorato con Vincenzo Gullotta: "Un mio provvedimento ci sarà solo dopo un eventuale pronunciamento di condanna in primo grado"

 

Secondo la normativa provinciale, quando nella Pubblica amministrazione si verifica uno spostamento di ruoli è necessario presentare entro 7 giorni un’autodichiarazione di insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità. Tra le cause di incompatibilità ci sarebbero anche una serie di reati che vengono menzionati dal decreto legislativo 39/2013 e comprendono "induzione indebita a dare o promettere utilità" e "falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici". Reati per i quali, in caso di condanna, non possono essere attribuiti incarichi e per i quali il sovrintendente è stato chiamato a rispondere. 

Questa settimana la Giunta Provinciale ha emanato una delibera, la 549, in cui viene abrogato il comma 2 dell’articolo 1 del decreto del Presidente della Provincia 27 aprile 2018, n.12, secondo il quale "I direttori e le direttrici d’ufficio devono presentare le autodichiarazioni previste dagli articoli 3 e 4 solo in caso di esercizio di compiti ulteriori rispetto a quelli definiti dall’articolo 12 della legge provinciale 23 aprile 1992, n. 10, e successive modifiche, ovverosia compiti di gestione quali la stipula di contratti o la concessione con proprio atto di agevolazioni economiche, sia in caso di competenza attribuita per legge che di delega per mezzo di atto amministrativo".

Diego Nicolini
Diego Nicolini: "Questo tempismo lo interpreto come la volontà di esonerare Gullotta, attraverso una serie di complicati rimandi legislativi, dal presentare un’autodichiarazione per la quale avrebbe dovuto affermare il falso"

 

Un’azione dal tempismo sospetto, secondo il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, Diego Nicolini, che ha presentato un’interrogazione per fare chiarezza sull’argomento. “Nella delibera che abroga l'obbligo di autodichiarazione si rimanda paradossalmente anche al decreto legislativo che impone la sospensione nei confronti dei dipendenti esposti a giudizio su tutta una serie di articoli – spiega Nicolini a salto.bz -. Uno di questi è proprio quello per cui è stato chiesto il rinvio del sovrintendente, che dovrebbe essere sospeso o trasferito. La Provincia afferma di aver reso la normativa più stringente, ma io non capisco dove. Questo tempismo – conclude il Consigliere – lo interpreto come la volontà di esonerare Gullotta, attraverso una serie di complicati rimandi legislativi, dal presentare un’autodichiarazione nella quale avrebbe dovuto affermare il falso”.

 

UPDATE 1.07.2023

Precisazioni dell'Ufficio Affari istituzionali della Provincia autonoma in merito all’articolo di SALTO intitolato “Una delibera ad personam?”.

 

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Simonetta Lucchi Sab, 07/01/2023 - 09:24

Non per difendere nessuno, al contrario, ma non è certo il caso unico di regole cambiate da un giorno all'altro...ad esempio io non so ancora perché siano cambiati le regole per l'arruolamento nelle scuole ladine, prima si chiedeva un esame di ladino, poi due certificazioni linguistiche di conoscenza della lingua ladina, infine recentemente solo di nuovo un esame di accertamento. E queste cose riguarderebbero decine di insegnanti non una sola persona. Perché? Abbiamo voluto rendere la normativa più stringente? O l'opposto?

Sab, 07/01/2023 - 09:24 Collegamento permanente