Alpbach è incontro
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Tra tradizionali tetti di legno e balconi di gerani, ogni anno, a partire dal 1945, il piccolo paese di Alpbach in Tirolo si riempie di oltre 400 giovani che si riuniscono per due settimane di dialogo su tematiche di stretta attualità. Ciò che distingue il Forum Europeo di Alpbach da altri format simili è il fatto che la partecipazione alle diverse lezioni frontali e ai seminari viene affiancata da dibattiti e incontri con personalità di spicco della società civile e della politica europea.
Ad Alpbach, i giovani borsisti si trovano accanto a giornalisti, accademici e rappresentanti delle istituzioni; in questo contesto non è quindi raro condividere un tavolo con un ministro del governo federale austriaco nei pochi locali aperti la sera o incrociare per i stretti marciapiedi del paese ex capi di governo e commissari europei. Il format del convegno offre infatti un'opportunità unica per i giovani partecipanti di confrontarsi con la classe dirigente passata e presente in Europa e di discutere in maniera informale e diretta delle tematiche più pressanti per il nostro continente.
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Il mercato unico
Un esempio concreto si è verificato nei giorni scorsi con l’ex primo ministro italiano e attuale presidente del Jacques Delors Institute, Enrico Letta: Dopo un incontro inaspettato all’interno dell’unico supermercato del paese e un breve scambio di battute sulle frizzanti temperature alpine, il presidente Letta ha accettato di organizzare, al di fuori del programma ufficiale, una discussione con i giovani borsisti riguardo al suo recente report per le istituzioni europee sul futuro del mercato unico.
Nell’incontro, organizzato dai due Club Alpbach Südtirol – Alto Adige e Trentino, sono emersi esempi concreti di come il mercato unico europeo sia ancora fortemente frammentato. Il primo caso menzionato da Enrico Letta è stato il trasporto ferroviario ad alta velocità, un settore ancora principalmente regolato a livello nazionale, che funziona nelle realtà regionali e nazionali ma incontra invece molte difficoltà nei viaggi transfrontalieri, addirittura tra le stesse capitali europee. La discussione, animata dalla partecipazione attiva di molti giovani interessati, ha fatto emergere i numerosi vantaggi che il mercato unico ha portato nel nostro continente nei decenni passati, ricordando però come molti ostacoli debbano ancora essere rimossi per garantire un’Unione Europea più efficiente e competitiva negli anni a venire.
Chi se ne frega?
Chi se ne frega?