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La Provincia vuole più stagionali

Nel 2020 i lavoratori extracomunitari a termine aumenteranno da 350 a 550 unità. Achammer: “Andranno a rafforzare il contingente nei settori agricolo e alberghiero”.
Lavoratore stagionale
Foto: upi

La Commissione provinciale per l’impiego, presieduta dall’assessore Svp Philipp Achammer, ha sentenziato: la Provincia dovrà fare richiesta al Ministero del Lavoro per un contingente più elevato di lavoratori extracomunitari stagionali. Le unità dovrebbero quindi passare dalle attuali 350 a 550, 100 delle quali sono riservate a lavoratori stagionali che hanno svolto la loto attività già da vari anni in provincia. Inoltre, secondo la Commissione, da subito dovrebbero essere concessi i permessi di lavoro stagionale anche a persone extracomunitarie che negli ultimi tre anni hanno svolto almeno una volta attività lavorativa in Alto Adige.

Per Achammer con questo aumento del contingente si intende “far fronte al fabbisogno di lavoratori stagionali che si delinea soprattutto per quanto riguarda l’agricoltura e il settore alberghiero”. Tra un anno si dovrà fare un bilancio della situazione eventualmente per orientare maggiormente le assunzioni di lavoratori stagionali verso altre regioni italiane in relazione all’introduzione del reddito di cittadinanza, misura concretizzata dal primo governo Conte. Come noto i cittadini extracomunitari che hanno fatto domanda per accedere al reddito di cittadinanza sono ancora senza una risposta per via dell’assenza di un decreto attuativo.

Di recente, lo ricordiamo, la giunta provinciale ha disposto che gli imprenditori agricoli potessero mettere a disposizione dei lavoratori stagionali impiegati presso la propria azienda degli alloggi. Questi locali, resi disponibili nei fabbricati rurali dell’azienda agricola, possono essere utilizzati esclusivamente per la sistemazione temporanea dei lavoratori. Le migliorie introdotte con la direttiva attuativa della nuova legge territorio e paesaggio, “si riferiscono alle dotazioni igienico-sanitarie e ai limiti temporali di utilizzo che passano da 3 mesi a 4 mesi, precisamente 120 giorni, in questo modo si è tenuto in debito conto delle esigenze degli imprenditori agricoli”, aveva detto l’assessora competente Maria Hochgruber Kuenzer.

Per quel che riguarda invece la situazione lavorativa generale il direttore della Ripartizione lavoro, Stefan Luther, e Werner Pramstrahler dell’Osservatorio del mercato del lavoro hanno illustrato lo stato di attuazione del piano occupazionale 2013-20 e sono stati quindi delineati i quattro aspetti principali del piano 2020-24, rispettivamente: il miglioramento e il rinnovo dei servizi relativi al mercato del lavoro, la sistematizzazione delle misure politiche relative al mercato del lavoro, il rafforzamento della conciliazione e delle pari opportunità, l’innovazione istituzionale e il rafforzamento delle competenze della Provincia. Le linee guida strategiche del piano pluriennale per la politica del lavoro verranno definitive nell’ambito di appositi gruppi di lavoro e quindi sottoposte alla verifica della Commissione provinciale per l’impiego.