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Il njet di Palermo al centrosinistra

Il docente universitario ed ex senatore Francesco Palermo rinuncia alla candidatura a sindaco di Bolzano offerta dalla coalizione di centrosinistra: “Ragioni strettamente personali e professionali mi impediscono di poter accettare”.
Francesco Palermo
Foto: Ost West Club
  • Niente da fare. Dopo quattro giorni di attesa prima di sciogliere la riserva, il costituzionalista, docente universitario ed ex senatore Francesco Palermo non sarà il candidato sindaco del cosiddetto “campo largo” a Bolzano. Sul suo nome si era raggiunta una convergenza nella coalizione di centrosinistra (PD, Verdi, Team K, Movimento Cinque Stelle, lista Caramaschi, La Sinistra, Socialisti, lista Sette) nel corso di una riunione tra le segreterie di partito lo scorso 27 gennaio. Il Partito Democratico aveva calato l’asso della candidatura indipendente e senza tessere di partito per la carica di primo cittadino del capoluogo, e la coalizione compatta aveva trovato la quadra. Ma non è bastato.

    “Ringrazio i partiti e le liste della coalizione di centro-sinistra per la proposta di candidatura a sindaco in vista delle prossime elezioni”, scrive Francesco Palermo in una nota. “L’invito mi onora, al pari delle numerose manifestazioni di sostegno e apprezzamento ricevute da molte persone negli ultimi giorni. Ragioni strettamente personali e professionali mi impediscono di poter accettare in questo momento. Non sempre i treni passano al momento giusto. La richiesta e la dovuta riflessione che questa ha comportato rientravano in un normale quadro di ricerca delle candidature più appropriate da parte delle forze politiche, che continuerà con altri candidati di sicuro valore e affidabilità”.

    Ora sul tavolo del centrosinistra restano quotate le candidature del giornalista ed ex direttore dell'Alto Adige Alberto Faustini, dell’assessore comunale Juri Andriollo o della consigliera comunale e avvocata Monica Bonomini, entrambi esponenti del PD.

  • La SVP e il precedente del 2016

    Il segretario del PD altoatesino Carlo Bettio, principale sponsor della candidatura del professore, aveva definito la scelta di Palermo “estremamente positiva” (“la condivisione è assoluta, tutta la coalizione è su quel nome”) ma sottolineò come fossero ancora da definire perimetro e opzioni politiche della candidatura. Tra le possibili condizioni poste da Palermo si era parlato in un primo tempo dell’appoggio della SVP già al primo turno delle comunali. Altra possibile opzione era l'allargamento della coalizione alla Civica di Angelo Gennaccaro.

    Già nel 2016 i vertici del PD cercarono di convincere l'allora senatore nel collegio Bolzano-Bassa Atesina a candidarsi alla carica di sindaco di Bolzano, con il sostegno di centristi ed ecosociali. Palermo rifiutò in quanto non riteneva di avere le caratteristiche per guidare il Comune. Così partì la corsa per le primarie, vinte dall'indipendente Renzo Caramaschi contro gli sfidanti Cristina Zanella (già candidata di Enrosadira), Sandro Repetto e Alessandro Huber (entrambi del PD). Anche nel 2022, quando fu ventilata la ricandidatura al Senato per il centrosinistra, Palermo pose come condizione l’alleanza con la Volkspartei: a quel punto PD, Verdi e sinistre ripiegarono sull’ex sindaco di Bolzano Gigi Spagnolli, che sconfisse il candidato SVP Manfred Mayr.