Il Comune di Bolzano prefigura nuovi equilibri politici?
Nell'analisi proposta dal quotidiano, calcolatrice alla mano, i risultati conseguiti a livello provinciale sono rimodulati fornendo tra l'altro un'idea più chiara del rapporto di forze oggi esistente in particolare all'interno della comunità di lingua italiana.
Il primo dato riguarda il voto per il centrodestra: se i voti espressi nelle provinciali fossero confermati a livello comunale quest'area politica passerebbe dagli attuali 17 ad 11 consiglieri. Con rapporti di forze alla pari tra Forza Alto Adige ed Alto Adige nel Cuore (4 a 4) ed unica a guadagnare Unitalia (che passerebbe da 2 a 3 consiglieri). Un incognita è rappresentata da Fratelli d'Italia (i suoi elettori con ogni probabilità hanno quasi tutti disertato il voto).
Una cosa è certa: i tempi della vittoria ottenuta nel 2005 al primo turno da Ivan Benussi sono ancora più lontani ed questo punto, forse, irripetibili.
Discorso completamente diverso per il centrosinistra, o meglio per l'attuale maggioranza a mosaico che fa capo al sindaco Spagnolli. Sorriderebbero il Pd (che passerebbe da 9 a 12 consiglieri) e la Svp (crescita prevista da 10 a 12).
12 +12 fa 24: Svp e Pd sarebbero quasi autonomi essendo in consiglio comunale a Bolzano la maggioranza a quota 26. Basterebbe l'apporto dei Verdi bolzanini, già governativi, ed il gioco sarebbe fatto. Un sogno per Spagnolli e company, non c'è che dire.
A proposito di Verdi: insieme a Sel, che uniti arriverebbero a 6 mandati contro i 4 complessivi che raccolsero separati nel 2011.
Se a livello comunale fossero confermati i voti per le provinciali sarebbe anche da registrare la scomparsa dal consiglio di Italia dei Valori, Radicali e Udc.
Fin qui l'analisi, che però presenta una serie di incognite.
Vediamone alcune.
1) Con i voti attuali, in comune a Bolzano Scelta Civica entrerebbe con due consiglieri. In caso di elezioni comunali a Bolzano il partito potrebbe risultare in qualche modo più appetibile per gli elettori, se alcuni big rimasti nelle retrovie alle provinciali (Benussi, Barbara Repetto, Salghetti) scegliessero di spendersi in primo piano?
2) Il trend di crescita dei Freiheitlichen, stanti i numeri attuali, sarebbe tale da consentir loro di entrare in consiglio comunale a Bolzano con 2 mandati. Ma nel giro di 2 anni (le elezioni si terranno nel 2015) le cose potrebbero cambiare a loro favore? Nell'articolo su Corriere dell'Alto Adige il sindaco Spagnolli esprime più che una preoccupazione in merito. E occorre anche fare i conti con Süd-Tirol Freiheit in crescita che, sullo slancio, anche nel capoluogo potrebbe raggiungere una forza tale da riuscire ad entrare in consiglio comunale.
3) L'incognita più grande, naturalmente, è quella dell'astensionismo. Dopo grande il calo dei votanti alle politiche e alle provinciali del 2013, nel 2015 le elezioni comunali a Bolzano (e in tutta la provincia) sapranno far segnare un'inversione di tendenza. A giudicare dall'aria che tira i primi ad essere perplessi, in merito, sono i politici di tutti gli schieramenti.
E sì che nella campagna elettorale la parola più pronunciata è stata, proprio, partecipazione.
Si può dire che gli elettori
Si può dire che gli elettori dei Fratelli d'Italia presenti nel Comune di Bolzano "hanno disertato le urne"? Non lo so, non mi convince la formula. I consiglieri di Fratelli d'Italia presenti nel Comune di Bolzano sono stati eletti da elettori dei Fratelli d'Italia? O piuttosto hanno costituito un gruppo dopo essere stati eletti da elettori di altri partiti (il PdL, e addirittura la Lega Nord)? Se ricordo bene, nemmeno alle elezioni nazionali i Fratelli d'Italia si presentarono nella circoscrizione di Bolzano. A questo punto, si tratta davvero di una incognita, non c'è dubbio.
In risposta a Si può dire che gli elettori di Gianluca Trotta
Fratelli d'Italia c'era, almeno al Senato
Me lo ricordo bene, mi ricordo che dopo il dibattito alla RAI, Holzmann mi fece notare che la mia frase "io getto un sasso nello stagno, tocca ad altri farlo germogliare", era incongrua