Anche la Val di Non voterà sull'orso
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Dopo la Val di Sole, anche la Comunità della Valle di Non, in Trentino, sarà chiamata ad esprimersi sulla presenza di orsi e lupi sul proprio territorio attraverso una consultazione popolare che si terrà tra il 25 novembre e l'8 dicembre 2024. Le date sono state indicate dalla stessa Comunità di valle, che ha indetto il referendum sulla base della 9.060 firme depositate dai proponenti a inizio di settembre. "Lo statuto della Comunità prevede che con mille firme si possa chiedere un referendum, tuttavia non vi sono regolamenti specifici in materia. Andrà creato un apposito regolamento, su questo abbiamo seguito lo schema adottato dalla Comunità della Valle di Sole", ha spiegato all'ANSA il presidente della Comunità della Valle di Non, Martin Slaifer Ziller, "il nostro auspicio è che le persone vadano a votare per esprimere la propria idea sul tema".
La consultazione avverrà nei 23 Comuni che compongono la Comunità: potranno votare tutte le persone che hanno compiuto o compiranno il diciottesimo anno di età nel 2024, anche in data successiva a quella stabilita per il referendum. Sarà sufficiente esporre la carta d'identità, non sarà richiesta la tessera elettorale e si potrà votare anche su procura, portando un apposito modulo in fase di preparazione). È in studio anche la possibilità di permettere ad amministratori locali, operatori della stampa ed eventuali altri richiedenti di assistere allo spoglio con un accreditamento preventivo.
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Il referendum in Val di Sole
La scorsa domenica, con un’affluenza che ha superato il 63% (7881 votanti su 12477 aventi diritto), il 98,58% dei partecipanti alla consultazione popolare della Val di Sole contro i grandi predatori ha ritenuto pericolosa la presenza dell’orso e al lupo in Trentino. Il referendum si era tenuto in 13 Comuni solandri: l’affluenza al voto ha superato di dieci punti percentuali quella delle europee ed eguagliato quella delle elezioni provinciali: un successo per il comitato promotore “Insieme per Andrea Papi”, guidato dalla famiglia del giovane di Caldes morto per le ferite riportate a causa dell’attacco di un orso.
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Il quesito solandro
“Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?”
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I sì al quesito sono stati ben 7731 (record a Rabbi col 99,64%) mentre solo 111 (1,42%) i voti contrari. “E' la prima volta che abbiamo portato a termine in Trentino questa tipologia di voto – aveva spiegato il presidente della Comunità di valle Lorenzo Cicolini – pur è un risultato che obbligherà la politica provinciale, nazionale ed europea a fare i conti con questa richiesta di aiuto che arriva dalla popolazione della Val di Sole”. Per il sindaco di Mezzana, Giacomo Redolfi “è paradossale pensare che il 99% dei solandri debba fare i conti con una situazione che ritiene problematica”.
Wen wunderts. Redet mal mit…
Wen wunderts. Redet mal mit den Nonesi. Unter vier Augen geht da ganz schön die Post ab. Als missionierender Naturschutzfundi würde ich mich im Nonstal und am Sulzberg nicht outen.