Umwelt | Lo sfregio

Stop alla follia sul Lago Bianco

Le proteste ambientaliste per la difesa dello Stelvio hanno avuto ascolto. Il Comune di Valfurva fa marcia indietro: lo specchio d'acqua non sarà usato per l'innevamento.
lago bianco valfurva
Foto: Wwf
  • Alzare la voce, di tanto in tanto, serve. La Giunta comunale di Valfurva ha deciso lo stralcio dell’opera di presa sul Lago Bianco a 2.607 m che prevedeva il prelievo dell’acqua per l’innevamento artificiale. “Un successo della ragione e per la natura” dice l’Osservatorio delle Associazioni Ambientaliste, invitando però a concentrare l’attenzione “sul territorio violentato” e di discutere subito con il direttore Franco Claretti del Settore lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio quali possano essere gli interventi di bonifica, restauro, ripristino e rinaturalizzazione necessari.

    Le impressionanti immagini dell’escavatore che stava qualche metro al di sotto del livello del lago  per trasformarlo in una diga, hanno lasciato a bocca aperta un po’ tutti. Pura follia. Dopo le proteste, dunque, ha prevalso il buon senso.  “Siamo disponibili – dicono le associazioni - sin da subito a sopralluoghi e incontri tecnici per restituire alla sua naturalità l’Area Parco dello Stelvio e la ZPS IT2040044 ‘Parco Nazionale dello Stelvio’, zona di grande pregio. La tutela dei valori naturalistici costituisce una delle ricchezze del territorio”. Valori naturalistici che l’Osservatorio ha difeso chiedendo conto dei lavori di prelevamento delle acque del Lago Bianco per il potenziamento dell’impianto per l’innevamento artificiale con due Diffide del 29/9/2023 e del 15/42024; la richiesta di accesso agli atti del 5/3/2024; e, soprattutto, con la denuncia alla Commissione Europea nell’ambito della Procedura EU Pilot – 2024 6730 – sulla Valutazione di incidenza. 

    L’Osservatorio si augura che ci “sia un cambio di passo” e ricorda come con i nulla osta del 25/7/2017 e del 12/6/2018 l’allora direttore Alessandro Meinardi, del PNS settore lombardo, aveva dato il suo assenso ai lavori relativi al potenziamento dell’impianto per l’innevamento artificiale e di emungimento delle acque del lago Bianco. “Il PNS Settore lombardo non ha svolto negli anni passati un ruolo attivo nella difesa dei beni tutelati dalle normative nazionali e comunitarie. Ora si apre una nuova stagione in cui ci deve essere un concorso collettivo in difesa dei beni comuni”, dichiarano gli ambientalisti.

    L’Osservatorio delle Associazioni sul Parco Nazionale dello Stelvio è formato da CAI, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano, WWF Italia.

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MAYR Karl Do., 02.05.2024 - 13:18

Eine solche beispielhafte Entscheidung wäre auf der Südtiroler Seite wohl nicht gefallen.
Dieser Artikel sollte von SALTO dem Südtiroler Landeshauptmann als auch den einzelnen Landesräten als offener Berief zugestellt werden.

Do., 02.05.2024 - 13:18 Permalink