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"Permessi di soggiorno? Tocca a Roma"

Repetto interroga l’assessora alla sicurezza sulle tempistiche per accelerare la procedura dopo l’incontro con Piantedosi. “Competenza del Ministero dell’Interno”.
Ulli Mair
Foto: Seehauser
  • Per accelerare le procedure di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno c’è da aspettare Roma. Sulla questione il consigliere provinciale Sandro Repetto ha interrogato ad inizio mese (9 aprile) l’assessora alla sicurezza e prevenzione della violenza Ulli Mair.  Il problema, che si era già posta anche con il Questore, è che, come testimonia la lunghissima fila che quasi ogni giorno si vede in via Dante davanti alla Questura, i permessi di soggiorno in Alto Adige sono rilasciati molto lentamente. Nell’interrogazione Repetto fa riferimento all’incontro del 14 marzo a Roma tra il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, la senatrice Julia Unterberger e l’assessora Ulli Mair con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. In questa sede sono stati trattati diversi aspetti all'interno del macro tema della sicurezza.

  • L'interrogazione di Sandro Repetto (PD) Foto: Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano

    La questione non è nuova; Repetto, capogruppo del Partito Democratico in Landtag, aveva già chiesto chiarimenti all’assessora il 18 marzo 2024 nel corso di una più grande interrogazione dal titolo “l’insicurezza sulla sicurezza”. Quesra volta le domande del consigliere PD si sono concentrate solo su questo argomento: “Cosa le ha risposto le ha dato il Ministro Piantedosi, quando ha richiesto che i permessi di soggiorno vengano rilasciati molto più rapidamente? Che quantificazioni dà in termini di tempo, alla riduzione dei tempi, a seguito di questa richiesta al Ministro? Le chiedo una risposta chiara e misurabile, in giorni, mesi e/o anni”.

  • Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, la senatrice altoatesina Julia Unterberger, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e l'assessora provinciale alla Sicurezza e prevenzione della violenza Ulli Mair Foto: Michael Demanega

    Nel rispondere l’assessora Mair ha chiarito in primo luogo che di questo specifico aspetto lei non si è occupata in prima persona, bensì lo ha fatto la senatrice Julia Unterberger, presente all’incontro con il ministro Piantedosi. “Innanzitutto, si fa presente che all’incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi hanno partecipato, oltre a me, il presidente della Provincia Arno Kompatscher nonché la senatrice Julia Unterberger. Al punto E dell’interrogazione n. 111/24 sono stati richiesti i contenuti del vertice: pertanto, nella risposta sono state riportate tutte le tematiche affrontate, non specificando da chi fossero state sottoposte le singole questioni. Nel concreto il punto in questione è stato sollevato dalla senatrice Unterberger”.

    Sul merito della questione però, l’assessora dei Freiheitlichen ha glissato e passato la palla al Ministero dell’Interno: “Viste le molteplici tematiche discusse e come normale in un vertice con un Ministro, le tematiche sono state affrontate in termini politici e per alcuni punti il Ministro si è riservato un approfondimento tecnico con i competenti uffici ministeriali e di dare le indicazioni del caso. Le modalità e tempistiche di attuazione saranno pertanto da definire da parte del Ministero, trattandosi di procedure di competenza statale e nello specifico del Ministero dell’Interno e delle sue strutture periferiche.”

  • Foto: Assessora all’Edilizia abitativa, Sicurezza e prevenzione della violenza
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Gianguido Piani Fr., 03.05.2024 - 13:17

Prima che alla Assessora Ulli Mair il Consigliere Repetto avrebbe potuto chiedere ai propri colleghi di partito, che negli ultimi due-tre decenni hanno partecipato numerose volte al Governo, perche' anche loro hanno fatto poco o nulla di concreto per affrontare la questione. Il PD si e' piu' volte stracciato le vesti per lo "ius soli" dimenticandosi pero' dell'importanza di fare funzionare le fotocopiatrici.
Per meglio focalizzare la questione e' sufficiente confrontare il portale dell'Anagrafe Nazionale, fatto molto bene, tra l'altro gestito dal Ministero dell'Interno, con i portali dedicati agli stranieri
https://www.anagrafenazionale.interno.it/
https://www.portaleimmigrazione.it/
https://www.poliziadistato.it/articolo/il-rinnovo
In questo caso si puo' ben dire che "la forma e' sostanza".
Veniamo ai contenuti. La procedura piu' semplice, e quasi certamente la piu' frequente, e' quella del rinnovo di un permesso in essere. Sono richiesti, giustamente: prova del reddito, prova del versamento contributi INPS, residenza, e conoscenza della lingua italiana. Per reddito, contributi e residenza e' possibile ottenere questi documenti in formato digitale. Il certificato di conoscenza della lingua e' un diploma cartaceo, si puo fare uno scan.
Molti stranieri hanno SPID o CIE e possono accedere ai servizi online. Potrebbero scaricare documenti pdf e inviarli in Questura per email. O la Questura/ il Ministero potrebbe prevedere un portale dedicato per caricare i documenti, come da decenni si fa per i concorsi aziendali o universitari, almeno all'estero. Ma da noi non e' previsto. Occorre stampare tutto su carta, andare in Posta, acquistare il "kit" e inviare tutto sperando in un appuntamento entro un anno o giu' di li'.
Non posso suggerire all'Assessora Mair come comportarsi, ma posso indicare cosa farei io se fossi al suo posto. Attribuirei alla Provincia le funzioni di patronato. Apertura di un ufficio con personale sufficiente (molti giovani parlano diverse lingue), lettore di impronte, scanner. Per ogni straniero che si presenta viene rapidamente preparato un file con i documenti necessari, la verifica dell'identita' e' implicita nel presentarsi di persona, dopodiche' a ogni fine di giornata invierei i file (via PEC e canali criptati, ovvio) a Questura e Ministero. Con la nota "abbiamo verificato tutto il verificabile, controllate che questi nomi non siano di pregiudicati, per chi e' in regola con la fedina emettete per piacere il Permesso di Soggiorno". La procedura dovrebbe cosi' durare una settimana e non piu' di un anno, come succede oggi.
In pratica, l'applicazione del "metodo Mattei" ai Permessi di Soggiorno.
https://cremonasera.it/cronaca/enrico-mattei-e-il-blitz-di-cremona-quel…
I Permessi di Soggiorno sono uno degli innumerevoli argomenti dove l'intera Europa si trova di fronte a una situazione totalmente nuova e pretende di affrontarla con regole pensate in altri tempi e per altre situazioni. Agendo in maniera burocratico-formale, non pragmatica-innovativa. O ce ne rendiamo conto rapidamente e cambiamo il nostro approccio oppure tra un po' dovremo imparare russo e cinese.

Fr., 03.05.2024 - 13:17 Permalink
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Andres Pietkiewicz Mi., 08.05.2024 - 10:54

La debolezza del SVP e la continua perdita di consensi ha provocato una reazione isterica: allearsi con la destra italiana.Destra che finge litigi e scaramucce mentre invece sono uniti e coesi come mai. Ora la SVP sposa FI, ma in realtà sposa tutti loro.
Perchè la destra ha come obiettivo finire il lavoro iniziato dal fascismo:unire l'Italia in un unica Patria. Forse per questo sta portando l'Alto Adige a "vivere all'italiana" creando un clima di continua incertezza in una terra in cui i problemi erano sotto controllo. A Bolzano assistiamo a una finta "necessità" di sicurezza estrema, Super Questore, esercito in strada, vigilantes dappertutto, telecamere, vigili urbani come sceriffi, quando i reati sono in documentato calo. Le notizie nei quotidiani di regime sono sempre allarmanti, i fatti di cronaca vengono esaltati in mancanza di un reale numero di reati importanti . Ma c'è un perchè, solo ora vengono al pettine i nodi della nefasta e povera politica SVP degli ultimi 30 anni. Ad un aumento esponenziale di ricchezza proveniente dal lavoro , dall'agricoltura, dal turismo, si contrappone una totale inefficienza nel produrre progetti di viabilità, di protezione dell'ambiente, di attenzione al sociale, di corretta amministrazione sanitaria.Non si vive di soli proclami populisti e certo prima o poi anche questa strategia della SICUREZZA si volgerà contro gli artefici di questa subdola propaganda da politicanti. Al loro tentativo di appianare il pensiero attraverso il timore, si alzerà un muro di colta ed intelligente resistenza , resistenza pacifica, ma solida, resistenza dei giovani altoatesini. Resistenza a continuare a svendere il nostro patrimonio e territorio, resistenza alla disumanizzazione, resistenza all'inefficacia, resistenza a coloro che pur di mantenere la poltrona assumono attitudini da escort e si vendono al primo che garantisca loro di proseguire a far parte del potere.D'altronde molti di loro sono 30 anni che vivono e si arricchiscono di questo...
Occorre un coraggioso piano di sviluppo, che tenga conto delle esigenze future dei nostri giovani e non dei profitti illeciti dei presenti. Piani di viabilità, di sviluppo di nuovi quartieri popolari dove trovino spazio le nuove e le tradizionali forme familiari , dove i bambini e gli anziani trovino i loro spazi e non debbano essere rinchiusi in lager chiamati asili nido o case di riposo, sicurezza si, ma nel lavoro, cultura come vero obiettivo di realizzazione dell'individuo, una sanità a misura di cittadino e non a misura di ministero, in breve, garantire i principi costituzionali del nostro paese e rispettare gli accordi di autonomia firmati in passato. l'Alto Adige è sempre lo stesso, non ha sofferto e non soffre crisi, da tempo è male amministrato, ma malgrado tutto, regge ed è il fiore all'occhiello di questo meraviglioso triste paese chiamato Italia. Con la fine della pandemia, e dato lo stato animico della popolazione, è stata orchestrata questa infame "garanzia della sicurezza" lo scopo reale è costringere le persone a non pensare, ad affidarsi a "loro" per tutto, a essere robotizzati per paura. Ma non hanno tenuto conto che la gioventù di oggi non è assopita come pensano, resisterà a questa forma assurda di condurci in un cammino che porta verso infami guerre come dimostrano i conflitti in atto in Europa e in medio Oriente. Basta di questa non politica che non tiene conto di noi cittadini.Basta di venderci che il migrante è un pericolo per la nostra razza, basta di farci credere che la colpa di tutto è del brutto straniero, basta di giocare con la rivalità inesistente fra Sud e Nord, basta di prenderci per idioti . Il solo dato di calo alle urne dovrebbe far tremare la politica e invece viene utilizzato per arrampicarsi al potere. Si costruiscono le alleanze più improbabili, come dimostra questa nuova giunta provinciale dove chi metteva le bombe nel 1970 si unisce in matrimonio con chi le bombe le subiva, il tutto pur di governare. Partirà dal basso la resistenza, come sempre, da scuole, università, fabbriche, campagne e sarà rigida e poi verrà avvallata dagli intellettuali , e sarà la fine di questo incubo chiamato seconda repubblica.

Mi., 08.05.2024 - 10:54 Permalink