Il lupo raddoppia
Sempre più lupi sulle Alpi, anche in quelle di casa. Il fenomeno è noto - e da tempo si cercano le contromisure a livello locale, mentre a livello nazionale il ministro dell’ambiente ha appena reso note le linee guida che vietano gli abbattimenti. L’aspetto problematico, avvertito soprattutto da chi abita e lavora in montagna, è il tasso di crescita. Dal 2010 le apparizioni del canide in Alto Adige si sono fatte sempre più frequenti. Lo dicono i dati resi noti dall’Ufficio caccia e pesca della Provincia che raccoglie segnalazioni e le mette a disposizione online, nella cartina aggiornata. Ormai, precisano gli esperti, non si tratta più di episodi: solo nel 2018 13 diversi individui hanno calpestato il suolo altoatesino, tutti geneticamente individuati (per confronto, nel 2017 erano stati 6).
I lupi possono improvvisamente farsi vivi dappertutto, in Alto Adige: avvistamenti o informazioni possono essere trasmessi, meglio se con sollecitudine, all’Ufficio caccia e pesca
Due i branchi che vivono al confine con il Trentino, in val di Non e in val di Fassa. Il radicamento favorisce “gli sforamenti” verso il Sudtirolo. “Dai numerosi branchi che vivono nelle regioni limitrofe è da attendersi una sempre maggiore immigrazione di giovani lupi in dispersione, ovvero in cerca di nuovi territori - precisa la Provincia -. I lupi infatti vivono in branco, una comunità familiare con una precisa gerarchia interna. Normalmente ne fanno parte la coppia alfa ed i cuccioli”. A partire dalla primavera i lupi che hanno raggiunto la maturità sessuale se ne vanno, compiendo percorsi a volte lunghi anche oltre mille chilometri. Spesso si fermano per qualche tempo in un nuovo territorio e cercano un partner con cui costituire il proprio branco.
L’anno scorso, riepiloga l’amministrazione, un lupo è improvvisamente comparso sul Renon, e dopo qualche tempo è stato ritrovato in Valsugana. La settimana scorsa due lupi sono stati osservati da più persone a Campo di Trens in Alta Val d’Isarco, hanno sbranato un capriolo e sono stati immortalati da una fototrappola.
C’è poi l’episodio del capriolo sbranato a fine febbraio a Rasun/Anterselva: l’analisi genetica sul campione prelevato ha dimostrato - ed è una novità - che si è trattato proprio del canide. Secondo gli esperti ciò dimostra “che i lupi possono improvvisamente farsi vivi dappertutto, in Alto Adige: avvistamenti o informazioni possono essere trasmessi, meglio se con sollecitudine, all’Ufficio caccia e pesca”. Nella homepage del servizio l’elenco aggiornato delle segnalazioni accertate della presenza dei predatori (anche dell’orso).