Centro-destra unito? L’opzione Corrarati
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Da quando è stato deciso il 4 maggio come data per le comunali in Trentino Alto Adige, le principali forze politiche del capoluogo altoatesino stanno scaldando i motori e, in particolare tra le fila del centro-destra, si inizia a ragionare su possibili nomi, alleanze e strategie. Gli astri sembrano infatti allineati per la destra italiana, che potrebbe avere l’inedita occasione di governare non solo a Roma e in Provincia, ma anche a Bolzano. Nella coalizione meloniana, infatti, i lavori sono cominciati mesi fa e l’inatteso fallimento registrato a Laives ha generato ansie e malumori da non ripetere in campo bolzanino.
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La partita si giocherà tutta attorno alla scelta di Fratelli d’Italia che deve decidere se proporre un nome tra i suoi e giocarsi il tutto per tutto o appoggiare una candidatura esterna con chance di vittoria infinitamente più alte. Tra le possibili scelte interne quella di Anna Scarafoni, la farmacista bolzanina prima in consiglio comunale ed ora in Provincia, è la più scontata. Lei lo vorrebbe con la grande determinazione che la contraddistingue, ma Alessandro Urzì, che sulla scelta ha l’ultima parola assieme a Marco Galateo, sa bene che il suo profilo di destra-destra e le sue posizioni “no vax” e “negazioniste” sul cambiamento climatico sono impossibile da sostenere per i centristi della coalizione, ma, soprattutto per l’Svp in un eventuale ballottaggio. La situazione è analoga per l’altro nome che proviene dagli ambienti della destra italiana: Antonella Biancofiore. Sorella della senatrice Michaela, Antonella Biancofiore fa parte del team di Marco Galateo, Vicepresidente della Provincia e coordinatore di Fratelli d’Italia in Alto Adige, ma l’ex preside delle Marcelline scontenta chi vorrebbe una candidatura meno ideologica pur rimanendo in ambito centro-destra.
L’opzione Claudio CorraratiA poter mettere d’accordo tutti c’è il nome di Claudio Corrarati, imprenditore bolzanino da qualche decennio alla guida di Cna, l’associazione degli artigiani, ma con un mandato in scadenza e non rinnovabile. Tra gli altri ruoli di Corrarati ci sono quello da vicepresidente della Fiera di Bolzano, vicepresidente di Garfidi (cooperativa di garanzia sul credito), vicepresidente della squadra di calcio Virtus-Bolzano, oltre che membro dell’assemblea dei soci del Teatro Cristallo. Un curriculum di tutto rispetto e le mani in pasta in diversi ambiti farebbero di Corrarati il nome ideale, se decidesse di candidarsi con il centro destra. L’imprenditore bolzanino con il vezzo degli occhiali “vistosi” (la sua collezione supera le 40 paia) farebbe contente le liste di centro, in particolare quella di Roberto Zanin, la cui voce a Bolzano pesa più delle altre con ben 8 consiglieri di opposizione in comune.
Corrarati potrebbe piacere anche a Lega e, soprattutto, Fratelli d’Italia? Da mesi è in corso un’azione diplomatica e sembra che Marco Galateo si stia lasciando convincere della bontà della scelta. Il leader provinciale di FdI ha la delega all’economia e i due si sono visti e sentiti numerose volte di recente, in particolare per trovare convergenze sul tema scuola-lavoro. Pubblicamente Galateo ha inoltre più volte espresso l’intenzione di voler replicare il governo provinciale (Svp-destra) in giunta comunale a Bolzano. Le forze di destra andando da sole con una candidatura di partito rischiano di non arrivare al ballottaggio o di arrivarci e di non avere poi il sostegno Svp; per questo potrebbero preferire la scelta del nome esterno per avere più chance di vittoria e fare poi la voce grossa sugli assessorati chiave e tra i nomi in circolazione quello Corrarati è tra i pochi che sembra avere qualche chance di stemperare le litigiosità della coalizione. A questo punto la grande incognita resta la Volkspartei che difficilmente appoggerà Corrarati al primo turno ma potrebbe avere tutto l’interessa a puntare sul centro-destra al ballottaggio.
E Gennaccaro?A rompere, potenzialmente, le uova nel paniere alla destra unita c’è Angelo Gennaccaro, che ha un conto in sospeso con la Volkspartei. Il leader de La Civica è stato infatti cruciale nella formazione della Giunta provinciale, da cui ha ottenuto un ruolo di poco rilievo operativo (vicepresidente del Consiglio provinciale, assessore regionale con delega al coordinamento dei lavori con i Comuni di Bolzano e Merano) con la promessa, rivelarono a suo tempo alcune fonti, di ricevere l’appoggio dell’SVP alle elezioni comunali del 2025. A suo favore Gennaccaro ha un’esperienza in consiglio comunale significativa e due buoni risultati elettorali della sua lista sia alle provinciali che alle comunali del vicino comune di Laives. Dall’altra i ruoli che al momento ricopre in Provincia e Regione potrebbero penalizzarlo politicamente a lungo andare, rendendo la candidatura a Sindaco di Bolzano nel 2025 una scelta quasi obbligata.
Ma la strada non è in discesa per lui. Anche se la Volkspartei gli deve una maggioranza stabile in Provincia, non è semplice per la stella alpina appoggiare un candidato di lingua italiana già al primo turno, invece di proporre, ad esempio, il vicesindaco Stephan Konder. Il posizionamento centrista e “non ideologico” di Gennaccaro è stato, fino ad ora, la sua forza e piace alle altre liste civiche e di centro, che potrebbero compattarsi sul suo nome. Se FdI dovesse infatti puntare i piedi su un nome interno, è possibile, per non dire probabile, che neppure la Civica di Zanin ci starebbe e che magari potrebbe preferire un nome dell’ “area Gennaccaro”.
Gennaccaro deve puntare sul centro senza sbilanciarsi né a destra né a sinistra, impresa da equilibrista ma non escludibile con l’appoggio dell’Svp
Ci sono poi le questioni aperte con la destra e la sinistra. A sinistra, dopo che ha appoggiato la Giunta SVP-destra, l’ex enfant prodige della politica comunale viene criticato su più fronti, basti pensare agli attacchi sul suo ruolo da coordinatore tra Provincia e Città di Bolzano da parte del consigliere Pd Sandro Repetto. Dall’altra le sue posizioni moderate difficilmente si conciliano con quelle di Fratelli d’Italia e Lega. Insomma, Gennaccaro deve puntare sul centro senza sbilanciarsi né a destra né a sinistra, impresa da equilibrista ma comunque non escludibile a priori con l’appoggio dell’Svp e di qualche altra forza centrista.
Mancano otto mesi alla chiamata alle urne e al momento nessuno ha interesse ad esporsi, almeno finché anche il centro-sinistra non scoprirà le sue carte, ma la posta in gioco è alta. Con ruoli chiave sia a Roma che in Provincia, quella delle comunali di Bolzano è una battaglia che il centro-destra non deve perdere, considerando che l’ultima volta che ha espresso un sindaco è stato con Giovanni Benussi, eletto nel 2005, rimasto in carica poche settimane senza ottenere l’appoggio Svp.
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