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“Candidato sindaco? Vorrei fosse donna”

Roberto Zanin si tira fuori dai giochi del centrodestra per Bolzano e critica la Giunta Caramaschi: “Ora è tutto bloccato per le liti interne. Parte del PD è contro l'Svp, parte del PD è contro l'altra parte del PD: Fare debiti? E' normale".
Roberto Zanin
Foto: Roberto Zanin
  • Difficilmente Zanin sarà il candidato su cui il centro destra si giocherà le prossime comunali. È lo stesso Roberto Zanin a spiegarlo oggi (31 maggio) all’incontro organizzato da Fratelli d’Italia sul tema imprese assieme a Marco Galateo e Alessia Ambrosi. “Non c’è mai stato un allontanamento dal centro destra – spiega Zanin – spero che per le comunali di Bolzano ci si sieda attorno ad un tavolo, come hanno fatto con me nel 2020, trovando un candidato sindaco ideale, che sia magari più vicino a un ambito di centro. Siamo una lista civica, e rimaniamo tali, non siamo mai stati legati a nessun gruppo politico in particolare”.

    Se Zanin correrà lo farà quindi con la sua lista Civica di Bolzano, ma quasi tutto delle parole dalle parole del direttore di Confimi Trentino-Alto Adige, fa pensare che preferirebbe la scelta fosse direzionata verso un altro candidato o, meglio, candidata. “Spero che sia una donna, a parità di condizioni e capacità, c’è necessità di avere una sensibilità su certi temi, che purtroppo in questa consigliatura non ho visto”. Sulla possibilità di essere candidato a sindaco conclude: “Probabilmente non sarei neanche in grado di accettare un'eventuale proposta”. Resta quindi il dubbio su quale cavallo deciderà di puntare il centro destra alle prossime comunali. 

     “Questa consigliatura è un trascinamento che sta diventando spiacevole, anche i consigli comunali si tengono come delle messe cantate”

    Al di là della discesa in campo, Zanin auspica che gli inquilini del Municipio di Bolzano cambino al più presto. “Questa consigliatura è un trascinamento che sta diventando spiacevole, anche i consigli comunali si tengono come delle messe cantate”. La critica che Zanin rivolge alla giunta guidata da Renzo Caramaschi è quella di immobilismo. “Non si prende una decisione perché non c'è un accordo all'interno dei partiti su nessun tema fondamentale - afferma Zanin - parte del PD è contro la Svp, mentre l’altra parte del PD è contro un’altra parte del PD, il Sindaco un giorno è contro tutti e l'altro giorno cerca alleanze. Purtroppo, siamo veramente bloccati, non per incapacità, sono le condizioni che non ci sono più. Mi auguro che la prossima maggioranza sia per lo meno coesa”.

  • Il consiglio comunale Foto: Salto.bz
  • Il problema più grande del governo cittadino, secondo il presidente di Confimi, è quello delle grandi opere, ferme da troppo tempo. Sul punto Zanin è particolarmente duro, e non risparmia parole nei confronti del Presidente Kompatscher che, qualche giorno fa, aveva detto che serve tempo per le fare le cose. “L'agenda di Bolzano risale al 2018, non c'è un cantiere aperto e siamo nel 2024. Insomma, va bene che ci voglia tempo, ma non c'è neanche un mattone messo giù”.

    Zanin è poi perplesso sulla scelta finanziaria, che Caramaschi rivendica con orgoglio, di non fare debito nel bilancio. “Non penso che non fare debito sia per forza una virtù. Sono un imprenditore, il debito è uno strumento per costruire. Ho rispetto per il bilancio in pareggio, ma sarei più contento di vivere una città che ha dei debiti, che si struttura per coprirli e, nel contempo, faccia ciò che in città manca”. Come esempio italiano di città che si indebita per costruire Zanin porta quello di Milano. “Il Comune lombardo ha fatto City Life sui debiti, il professor Claudio Cacciamani (ndr Professore di Economia degli Intermediari Finanziari), coinvolto nel progetto city life, era disponibile a venire a Bolzano”. Prosegue poi la critica a Stefano Fattor, assessore comunale alla mobilità, che la scorsa settimana ha organizzato un convegno sul futuro urbanistico di Bolzano: “Avrei partecipato volentieri al convegno di venerdì scorso, che poi è diventato un incontro di partito del Pd. Se fosse stato un convegno aperto sarei stato disposto ad andarci”.

    Insomma, sul futuro sviluppo della città Zanin sarebbe anche disposto a dialogare, afferma, ma non saprebbe a chi rivolgersi. “Ho un documento sul finanziamento possibile dei comuni di 15 pagine, fatto assieme alla nostra struttura, e non so a chi darlo, quando c'è un muro ideologico di questo tipo”, conclude.  

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Massimo Mollica Fr., 31.05.2024 - 19:12

due annotazioni:
1) anche io chiedo a gran voce che il prossimo sindaco sia donna! E i motivi sono molteplici!
2) mi piacerebbe che il Partito Democratico si interrogasse sulle parole del sig. Zanin. Io vorrei che ci fosse un bel dibattito pubblico, alla luce del sole, sulle considerazioni dell' intervistato. Sarebbe un bel gesto di rispetto in primis a quelle stesse persone alle quali, fra poco, gli si chiederà il voto. Perché è tanto facile chiedere ma bisognerebbe anche rendere conto.
3) peccato, e lo sottolineo 3 volte, che il sig. Zanin non sia stato invitato al convegno. Se io sono iscritto al Partito Democratico non è certo per le persone che lo compongono ma bensì per i valori nei quali credo. E faccio presente che il Partito Democratico dell' Alto Adige/ Südtirol dovrebbe, tra tali valori, rappresentarne uno in particolare. Ed è quello della convivenza, nella quali i nostri predecessori hanno creduto (e penso ad Aldo Moro e Alcide Berloffa). E convivenza significa in primis dare pari dignità e ascolto a chi non è come te, non la pensa come te, ha una storia diversa dalla tua. Senza tale valore che partito siamo? Cosa rappresentiamo? Dovremmo essere felici e fieri di vivere in una terra dove non c'è guerra ne disperazione e invece sento che ogniuno si fa guerra a vicenda!

Fr., 31.05.2024 - 19:12 Permalink