Si è insediato il nuovo questore di Bolzano Giuseppe Ferrari che da inizio mese ha preso il posto di Paolo Sartori. Classe 1963, originario di Busseto in Provincia di Parma e laureato in giurisprudenza, Ferrari ha un lungo curriculum trentennale all’interno della polizia. “Ho lavorato in dieci provincie sparse in sette regioni diverse”, racconta. La sua esperienza da Questore è iniziata a Massa Carrara dal 2017, mentre da febbraio 2020 ha assunto l'incarico di Questore di Reggio Emilia e per ultimo ha diretto la Questura di Potenza dal luglio 2023. Sulle priorità per il nuovo incarico a Bolzano, dichiara: “Credo che i temi siano comuni a tutte le province italiane. Sicuramente è fondamentale il controllo del territorio, a cui mi dedicherò per comprendere le problematiche principali della realtà in cui opero”.

“Vengo dall’esperienza di Potenza dove i problemi sono altri, come la poca occupazione e la questione Stellantis. Prima ancora ero a Reggio Emilia, dove mi sono occupato di criminalità organizzata, ogni luogo della nostra Italia ha le sue specificità. Per questo attraverso il controllo del territorio, l’ascolto e la collaborazione con il mio personale cercherò di dare le risposte adeguate alle specificità di Bolzano”, aggiunge. “Voglio dare continuità al lavoro che ha fatto il mio predecessore”, dichiara Ferrari, che cercherà di ripartire da dove è arrivato Paolo Sartori, “sempre nello spirito del lavoro di squadra che caratterizza le forze dell’ordine. In ogni caso fare i confronti è prematuro, mi conoscerete!”. 

“Voglio dare continuità al lavoro che ha fatto il mio predecessore Sartori”

Sul pugno di ferro che Sartori ha avuto ad esempio nei confronti dell’immigrazione irregolare, Ferrari aggiunge: “Mi risulta difficile pensare di avere un margine di non attuazione della legge, se in una zona di Bolzano ho segnalazioni di problemi di microcriminalità devo intervenire. La tolleranza si attua dove c’è la possibilità di farlo, ma sulla clandestinità i margini di manovra non ci sono”. Il mantra è quello di applicare la legge, accompagnato dalla presenza sul territorio. “Dobbiamo comunicare ai cittadini ciò che facciamo, la sicurezza si costruisce anche con il loro coinvolgimento”. Sul fronte della comunicazione il cambiamento si è già fatto sentire. Risale infatti al 30 maggio l’ultimo comunicato della questura, redatto ancora con il nome del precedente questore. 

Ferrari, venuto solo una volta in vacanza in Alto Adige, ha ammesso di conoscere poco il territorio. Per questo nei prossimi giorni ha in agenda diversi colloqui con i vertici della Provincia e della città. “Ora la mia priorità è l’ascolto, che è fondamentale per conoscere al meglio questo territorio”. La sua visione sul ruolo delle forze dell’ordine è improntata al lavoro di squadra. “Faccio parte della squadra Stato. Sicuramente per me - dichiara - il lavoro di squadra all’interno delle forze di polizia è fondamentale. Ho avuto un primo incontro con i sindacati questa mattina, e vorrei partire proprio dal personale della squadra volante, che sarà il primo a essere coinvolto e con cui avremo un contatto diretto”. Si tratta di operatori che lavorano quotidianamente a stretto contatto con i cittadini e che gestiscono anche la sala operativa del 113. “Parlare con loro mi permetterà di avere un quadro chiaro della situazione, perché rappresentano un punto di osservazione privilegiato e un indicatore concreto delle dinamiche e delle peculiarità della provincia”, spiega il nuovo Questore. Sulla possibilità di un CPR a Bolzano, Ferrari non si sbilancia: “Non sapevo che a Bolzano stessero pensando di farne uno, ad ogni modo sono valutazioni che fa il ministro dell’interno. In ogni caso non dipende da me, io faccio il questore”, conclude.