L'opposizione “salva” la maggioranza

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La coalizione di governo del sindaco Claudio Corrarati torna a lavorare a pieno regime. Nella seduta del Consiglio comunale di Bolzano di ieri, giovedì 3 luglio, dopo lo scontro con l'opposizione che nella seduta precedente aveva boicottato l'aula, sono state infine votate le surroghe dei quattro consiglieri comunali dimissionari, di cui tre appartenenti alla maggioranza e una all'opposizione. Oltre ai 15 consiglieri (su 21) dell'opposizione, formata dal Partito Democratico, Io sto con Bolzano, Verdi/Sinistra, Team K e Lista Andriollo, erano presenti anche 18 membri della maggioranza. Tra gli assenti della coalizione formata da centrodestra e Volkspartei, oltre ai tre consiglieri subentrati al termine della seduta, si registrano i due membri della SVP - il vicesindaco Stephan Konder e il consigliere Andreas Berger - e un membro della Civica per Bolzano, il consigliere Gabriele Repetto.
Nonostante le assenze, però, il numero legale è stato assicurato dalla presenza dell'opposizione che - cogliendo la palla al balzo - ha evidenziato a più riprese il proprio merito nel "salvataggio" della seduta. Il tentativo di boicottaggio della Giunta Corrarati - che senza la partecipazione di almeno una minima parte dell'opposizione non sarebbe riuscita a superare l'estate - si è definitivamente concluso. "Ma - ha voluto precisare in aula Stefano Fattor (PD) - è l'ultima volta che vi graziamo. Non verremo più con il salvagente".Prima dell'inizio della plenaria, il sindaco Corrarati ha incontrato i membri dell'opposizione. Per il sindaco si è trattato di "un incontro di chiarimento su quanto accaduto. Personalmente - ha detto - ero amareggiato ma ho colto la necessità di introdurre un collante politico tra maggioranza e opposizione per essere garante sui temi principali di questa legislatura per quanto riguarda la rappresentanza e gli equilibri dell'aula".
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Le scuse del presidente
La seduta si è aperta con le scuse del Presidente del Consiglio comunale, Carlo Vettori (Fratelli d'Italia), in merito alla dichiarazione fatta al termine della seduta di mercoledì 2 luglio. Come riportato da SALTO, infatti, commentando l'assenza dell'opposizione in aula Vettori aveva affermato: "Questa non è una protesta politica, perché sulla surroga non c'è protesta che tenga. Un partito che dice di essere 'democratico' non porta avanti le surroghe di consiglieri eletti dai cittadini di Bolzano? Questo è il modo di fare politica di chi, come i bambini al cortile, dice questa è la mia palla, non ce l'ho più io, la porto via e gioco per i cazzi miei. Scusate, perdonatemi il francesismo". Riconoscendo di "aver superato un limite", Vettori si è scusato con "i consiglieri che si sono sentiti offesi dalle mie terminologie".
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Prima di votare le surroghe di Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano), che è stato sostituito da Manuel Nardo, di Anna Scarafoni (FdI), sostituita da Giuseppe Martucci, di Diego Salvadori (FdI) a cui subentra Antonella Longo, e di Roberto Zanin (Civica per Bz), sostituito da Gianni Rossato, si sono susseguiti diversi interventi sul valore del rispetto tra le parti. L'opposizione ha più volte criticato il comportamento dei membri della maggioranza.
"In questo momento delicato non è certo colpa dell'opposizione se la maggioranza si è trovata in questa situazione. Mi stupisce l'assenza persino del vicesindaco", ha dichiarato Chiara Rabini, del gruppo Verdi/Sinistra. "Voi vi chiamate maggioranza e quindi dovete garantirla. Con la nostra assenza di ieri - ha detto invece Matthias Cologna del Team K - volevamo dare un segnale, visto il vostro ennesimo errore tecnico. Oggi però siamo qui perché abbiamo rispetto delle Istituzioni e vogliamo discutere dei temi".
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Rivolgendosi a Claudio Della Ratta, Juri Andriollo ha invece ricordato un episodio del 2023 in cui il consigliere della Civica per Bz, ora assessore, aveva fatto ostruzionismo durante le votazioni della surroga dell'allora assessore comunale Angelo Gennaccaro. "Non rinnego di aver fatto opposizione, che difenderò sempre. Ieri ho solo sottolineato - ha replicato Della Ratta - che avete fatto ostruzionismo su quello che è un atto dovuto".
Sull'assenza dei consiglieri di centrodestra, rivolgendosi ai presenti Andriollo ha detto: "Scrivetelo sui social che siete in 18. Se avete dignità politica ammette che non avete nemmeno i numeri per garantire una maggioranza, al netto dei tre che mancano per le surroghe. A noi avete detto che siamo degli irresponsabili? Dovreste vergognarvi. Questa sera le foto le abbiamo fatte noi, usciremo noi sui social. Ieri il video lo ha fatto il consigliere Liuzzi: 'Vergogna, vergogna!'. Ecco sta sera lo dirò io". E chiamando in causa il consigliere Angelo Liuzzi, della Civica per Bz, Andriollo ha domandato: "Se noi ci alzassimo e uscissimo dall'aula, questa sera chi chiama per sopperire alle vostre mancanze? Siamo qui noi a tenerle su le vostre mancanze, voi no, perché non avete neppure i numeri".
"Le surroghe che siamo chiamati a votare - ha detto Stefano Fattor - sono molto diverse tra loro. Quella di Gennaccaro, che si è candidato a sindaco, è molto diversa rispetto a quella della consigliera Scarafoni, che si è candidata sapendo di essere in consiglio provinciale. L'altro (Salvadori Ndr) è uno che ha citato Goebbels! Un caso unico in Italia. E si è dimesso. Il terzo è il grande registra dell'operazione Corrarati (Zanin Ndr) che ha preso 450 voti e poi è andato in Madagascar. Questo è il rispetto delle Istituzioni? Mi viene da ridere".
La seduta si è conclusa con la votazione delle surroghe intorno alle 21.30. La maggioranza è tornata così a essere a tutti gli effetti una maggioranza.
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