Politik | Bolzano

Il centrosinistra farà cadere Corrarati?

L’opposizione diserta il Consiglio comunale per mettere in difficoltà il centrodestra, senza maggioranza dopo le dimissioni di Salvadori, Zanin e Scarafoni. Il sindaco: “Preoccupante”. Salta anche l'accordo sulle panchine.
Aula
Foto: Seehauserfoto
  • Il centrosinistra sale sull’Aventino approfittando di un errore tecnico della maggioranza. Con una mossa senza precedenti e che farà sicuramente discutere, le opposizioni in Consiglio comunale a Bolzano (Partito Democratico, Verdi/Sinistra, Lista Andriollo, Civica di Gennaccaro e Team K) hanno fatto mancare il numero legale e quindi saltare la seduta di oggi, 2 luglio, non presentandosi in aula. All'appello mancavano 26 consiglieri (tra cui il vicesindaco Stephan Konder e il consigliere di FdI, Andrea Lucci) e con soli 19 presenti la seduta è stata rinviata a domani. "Non rilascio nessun commento, la cosa si commenta da sola", ha dichiarato visibilmente scocciato il primo cittadino Claudio Corrarati uscendo dalla sala consiliare.

  • (da destra) Juri Andriollo e Angelo Gennaccaro: da candidati sindaco a vicini di banco in Consiglio comunale. Foto: Seehauserfoto
  • L’azzardo dei partiti che al ballottaggio hanno sostenuto Juri Andriollo (PD) – o nessun candidato, come la Civica di Angelo Gennaccaro – prende le mosse da un errore di valutazione della coalizione di centrodestra. Infatti, con le recenti dimissioni del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Diego Salvadori (travolto dal caso bandiera arcobaleno) sommate a quelle presentate da Roberto Zanin (Civica per Bolzano) e Anna Scarafoni (FdI), in questo momento il centrodestra con la SVP non ha più la maggioranza in Consiglio – fino all’approvazione della surroga coi primi dei non eletti, che però dipende dalla “disponibilità” dell’opposizione. Centrodestra e Volkspartei contano insieme 24 consiglieri su 45 – ma con l’accavallarsi forse un po' troppo rapido di dimissioni, al momento hanno 21 consiglieri “effettivi” tra le proprie fila, sotto la soglia richiesta di 23 per garantire la maggioranza. Di qui la scelta dell'opposizione compatta di boicottare in massa i lavori odierni del Consiglio comunale.

  • (da destra) Roberto Zanin e Gabriele Repetto della lista Corrarati: Zanin si è dimesso da consigliere comunale per ragioni personali. Foto: Seehauserfoto
  • Uno stallo alla messicana, frutto d’un tecnicismo che i partiti usciti sconfitti alle urne intendono far valere non senza rischi: l’obiettivo del centrosinistra è mettere in luce le difficoltà del sindaco Corrarati con la propria neo-insediata maggioranza, giudicata dall'opposizione “incapace” di gestire i regolamenti del Consiglio comunale. Il centrosinistra potrebbe alzare la posta: se volesse mettersi di traverso con la surroga – che dev’essere votata dal Consiglio – la crisi sarebbe portata alle estreme conseguenze con la caduta della Giunta comunale, che non avrebbe più i numeri per governare.

     

    Preoccupa profondamente che una gestione così approssimativa sia chiamata a guidare le sorti della città.

  • PD, Verdi, lista Andriollo, Civica e Team K: l'opposizione compatta attacca la maggioranza. Foto: PD
  • "L’episodio di oggi - scrive l'opposizione in una nota congiunta - evidenzia le difficoltà della maggioranza nel garantire il regolare svolgimento dei lavori del consiglio comunale. Due consiglieri della maggioranza, tra cui il vicesindaco, risultavano assenti per ferie. Una situazione che dimostra chiaramente la mancanza di coordinamento all’interno della compagine di governo. Preoccupa profondamente che una gestione così approssimativa sia chiamata a guidare le sorti della città. Serve maggiore responsabilità, consapevolezza del ruolo istituzionale e rispetto per le istituzioni e per i cittadini. Non spetta all’opposizione - conclude il centrosinistra - sopperire alle carenze organizzative della maggioranza, né garantirne la tenuta numerica".

  • Opposizione assente: centrosinistra, Civica e Team K disertano l'aula. Foto: Seehauserfoto
  • "Una seduta richiesta espressamente dall'opposizione per parlare del caso Salvadori, chiuso viste le dimissioni. Si è deciso poi di fare le surroghe – anche quella di Gennaccaro – e c'era la modifica delle panchine", commenta invece il Presidente del Consiglio comunale Carlo Vettori (Fratelli d'Italia), secondo cui "questa non è una protesta politica, perché sulla surroga non c'è protesta che tenga. Un partito che dice di essere 'democratico' non porta avanti le surroghe di consiglieri eletti dai cittadini di Bolzano? Questo è il modo di fare politica di chi, come i bambini al cortile, dice questa è la mia palla, non ce l'ho più io, la porto via e gioco per i cazzi miei. Scusate, perdonatemi il francesismo".

     

    Un partito che dice di essere 'democratico' non porta avanti le surroghe di consiglieri eletti dai cittadini?

     

    Anche per l'assessore Claudio Della Ratta (Civica per BZ) "l'ostruzionismo si fa sui temi, non sugli atti dovuti. È vergognoso a livello personale più che politico. Possono farlo sul bilancio, ma non così. L'ostruzionismo lo difenderò sempre, ma non su questo".

  • Il sindaco Claudio Corrarati con alle spalle Carlo Vettori (FdI): "Questa non è una protesta politica". Foto: Seehauserfoto
  • In serata è arrivata una presa di posizione ufficiale del sindaco Claudio Corrarati: "Da un punto di vista democratico e istituzionale l'assenza odierna dell'opposizione che ha impedito lo svolgimento della seduta del Consiglio comunale lascia sinceramente molto perplessi", afferma il primo cittadino, "dispiace constatare che proprio da parte di quelle forze politiche che, a ogni elezione, rivendicano con forza la difesa della democrazia, si sia oggi scelto di non partecipare a un momento istituzionalmente importante. Non si trattava di un passaggio formale, ma della sostituzione di quattro consiglieri comunali eletti dal popolo, dai cittadini. La ratifica di questi mandati non è una questione politica, bensì un atto dovuto, un'espressione di rispetto verso il voto dei cittadini e verso le regole democratiche". "È legittimo avere divergenze politiche, ma bloccare l'attività istituzionale con un'assenza organizzata rappresenta un segnale molto preoccupante", conclude il sindaco.

  • Resta il divieto di sdraiarsi

    Inoltre è saltato in queste ore anche l'accordo tra la maggioranza e il Team K per togliere il divieto di sdraiarsi dalle panchine. Il divieto infatti uscirebbe dalla porta per rientrare dalla finestra attraverso un'altra modifica al regolamento di polizia municipale. Se infatti l'emendamento della maggioranza punta ad abrogare il primo contestato comma, nel secondo comma verrebbe aggiunto sulle panchine: "È vietato sedersi o sdraiarsi per terra nelle strade, nelle piazze, sui marciapiedi, sotto i portici, sulle panchine qualora ciò rechi oggettivo intralcio o disturbo al decoro della Città", recita l'emendamento firmato dal consigliere comunale della Civica Gabriele Repetto.

  • Ha collaborato all'articolo Andrea Dalla Serra.