Politica | Brennero

Napolitano, "inimmaginabile tornare indietro"

In una lettera a "la Repubblica", l'ex capo dello Stato ricorda la rimozione della barriera al confine italo-austriaco nel 1998.

"Ho visto con sgomento le preoccupanti immagini degli avvenimenti di domenica alla frontiera con l'Austria": inizia così la lettera a Repubblica con cui l'ex presidente Giorgio Napolitano prende posizione sulla prospettiva di nuove barriere al Brennero. "A tale riguardo, a fine febbraio avevo letto e apprezzato la dichiarazione del Presidente austriaco Heinz Fischer in materia di pressione migratoria anche verso il suo Paese. Conosco per antica amicizia il suo forte convincimento europeistico e la sua amicizia per l'Italia. Avevo anche perciò considerato coerente quel che egli aveva detto allora sulla necessità di salvaguardare la libera circolazione delle persone e delle merci attraverso il Brennero. Quel che è accaduto domenica, e la tendenza ormai emergente a ripristinare controlli alla frontiera, appare purtroppo una smentita alle precedenti rassicurazioni."
 
Nel 1998, da ministro dell'Interno - prosegue Napolitano - fui al Brennero con il mio omologo ministro austriaco per rimuovere insieme la barriera al confine tra i nostri due Paesi: confine due volte nel corso del Novecento attraversato con la forza da eserciti in guerra tra loro. E a rafforzare il valore della libera circolazione tra Italia e Austria giunse la decisione della costruzione del traforo del Brennero, per il quale salutammo - come presidenti di Italia e Austria, io e Fischer - l'inizio dei lavori. Non è immaginabile che si torni indietro da quella storica svolta per la pace e il comune progresso economico e civile."