In altre parole, mentre nel Consiglio provinciale l’incompatibilità viene contesta solo dopo averla accertata (a garanzia dell’eletto), e accertarla è compito della Commissione di convalida — che prima dev’essere eletta, poi raccogliere la documentazione, verificare le cause di incompatibilità, contestarle e avviare l'iter di confronto con l’interessato/a che a quel punto deve optare — nei Comuni, invece, non è prevista nessuna Commissione di convalida: la questione viene posta al Consiglio comunale (su segnalazione anche di un solo consigliere comunale o di un’elettrice/elettore al primo cittadino) e il Consiglio comunale vota anche le eventuali surroghe. Tutto ciò in tempi estremamente più rapidi: secondo la legge regionale, una volta che il Consiglio comunale di cui l’interessato fa parte contesta l’incompatibilità. il consigliere comunale ha solo “10 giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare le cause di ineleggibilità o di incompatibilità. Entro i 10 giorni successivi alla scadenza del termine di cui al comma 2 il consiglio delibera definitivamente e, ove ritenga sussistere la causa di ineleggibilità o di incompatibilità, invita il consigliere a rimuoverla o a esprimere, se del caso, l’opzione per la carica che intende conservare. Qualora il consigliere non vi provveda entro i successivi 10 giorni, il consiglio lo dichiara decaduto”. Dopo 20 (o massimo 30) giorni a partire dalla seduta del Consiglio comunale nella quale viene sollevata l’incompatibilità, il consigliere decade.

Il centrosinistra di Laives ha deciso di convocare una conferenza stampa per domani (sabato 11 novembre) per contestare l’incompatibilità del sindaco Bianchi. La prossima seduta “utile” del Consiglio comunale di Bolzano per sollevare la questione, invece, è il 16 novembre. A quel punto, Walcher e Gennaccaro avrebbero pochi giorni per decidere e dovrebbero “optare” per il Consiglio provinciale ben prima di Natale (e della chiusura del bilancio comunale).