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In arrivo il nuovo carcere

Una riformulazione della Legge di bilancio dà potere al Commissario straordinario di avviare il progetto della nuova casa circondariale di Bolzano. Kompatscher: "Così si accelerano i tempi".
carcere bolzano
Foto: Seehauserfoto
  • Sbloccata la situazione del nuovo carcere di Bolzano. Oggi (19 dicembre) il Governo ha infatti presentato una riformulazione alla legge di bilancio che prevede come "il commissario straordinario compie, altresì, d'intesa con la Provincia autonoma di Bolzano e nel limite delle risorse previste dal Programma anche attraverso la modifica degli interventi dello stesso, gli atti necessari per la realizzazione della nuova casa circondariale di Bolzano, in ragione delle rinnovate esigenze del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria". Si tratta, in sostanza, della base giuridica grazie alla quale si potrà realizzare la nuova casa circondariale di Bolzano, in sostituzione all'attuale edificio di via Dante costruito nel 1900. Il testo è stato votato in Commissione bilancio al Senato e confluirà nel maxi-emendamento del 23 dicembre. "Sarà poi votato alla Camera tra il 29 e 30 dicembre per diventare legge", spiega il senatore della SVP Meinhard Durnwalder

  • Il senatore della SVP, Meinhard Durnwalder Foto: Seehauserfoto
  • "Ora tocca a Roma"

    La decisione, non prioritaria per il Governo di Roma, si sarebbe sbloccata grazie ai colloqui di questi anni tra il Presidente della Provincia Arno Kompatscher ed il Ministro della Giustizia Carlo Nordio: "Siamo riusciti a trovare questa soluzione di dare l'incarico al Commissario straordinario che, avendo poteri speciali, può accorciare i tempi di realizzazione, ora tocca a Roma", dichiara Kompatscher a SALTO.

    La competenza sulla realizzazione del carcere è statale, sarà quindi il Commissario straordinario Marco Doglio a decidere come procedere. Le opzioni sul tavolo sono svariate: il Commissario potrebbe  utilizzare il progetto vinto nel 2011 dalla cordata romana guidata da Condotte da 200 posti, modificarlo, oppure farne uno nuovo avviando una nuova procedura. Secondo Kompatscher è ancora presto per sbilanciarsi sui tempi di realizzazione: "In condizioni ordinarie servirebbero 10–12 anni, ma, considerando che il terreno è già disponibile e che sono presenti i requisiti di allacciamento, l’opera potrebbe essere completata prima, magari già in 5 anni".

  • Il Landeshauptmann Arno Kompatscher Foto: Seehauser Foto
  • Per quanto riguarda i costi, il senatore Durnwalder chiarisce che l’intervento deve avvenire nei limiti delle risorse del Piano nazionale edilizia carceraria: "Tuttavia, essendoci l'accordo, la Provincia potrà contribuire al finanziamento, con eventuali somme che verrebbero poi scomputate dal contributo statale". La realizzazione del nuovo istituto non era stata inserita nel nuovo programma dettagliato degli interventi di edilizia carceraria per il triennio 2025-2027 varato a luglio dal Governo, portando molti a pensare che il progetto fosse nuovamente naufragato. "Non poteva essere inserito perché esiste già un progetto definitivo del 2011 ed un terreno acquistato", spiega il Landeshauptmann. 

  • Il CPR rimane separato

    La questione del CPR resta invece separata da quella della nuova struttura carceraria. "Il Ministero ha volutamente deciso di mantenerle distinte, proprio per non sovrapporre i due ambiti ed accelerare i tempi", spiega Kompatscher, che ipotizza come possibile, ad esempio, che il progetto del carcere venga ridimensionato e che – se non fosse utilizzato l’intero terreno disponibile – lo Stato possa decidere di destinare la parte eccedente ad altre finalità. "Al momento, tuttavia, non è stato assunto alcun impegno in tal senso", conclude il Landeshauptmann.

  • Il piano sovraffollamento del Governo

    Il 17 settembre 2024 il governo Meloni aveva infatti nominato, tramite decreto del Presidente del Consiglio dei ministri,  come Commissario straordinario del Governo per l'edilizia penitenziaria Marco Doglio per far fronte alla grave situazione di sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani. La nomina fa parte di un piano del Governo per risolvere il problema del sovraffollamento carcerario, che insiste su tre aspetti: la creazione di nuovi posti tramite nuovi strutture carcerarie e l'ampliamento di quelle già esistenti, l'introduzione di  procedure più rapide per concedere la liberazione anticipata a chi ne ha diritto e la possibilità per le persone tossicodipendenti di utilizzare strutture alternative per scontare la pena. Al momento infatti nelle carceri italiane ci sono circa 62 mila persone detenute su una capienza regolamentare di 51 mila posti. In queste settimane anche all'interno della casa circondariale di via Dante sono state diverse le uscite dei detenuti, ora il numero di persone recluse è di 100 sugli 88 posti regolamentati.