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Madrigaletto, esci dal mio petto!
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Bizzo e Arno al pranzo con Renzi.
Chissà se mangeranno il manzo
o se lasceranno un avanzo.
Che fondamentale notizia:
mai più senza!
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E in onore al bue squartato,
E in onore al bue squartato, un quarto di sonetto:
Quando lasciò sue amate rive d'Arno,
il sindaco d'accesi toni bizzo-
si, si assise a stesso desco con Bizzo
e l'altro, che chiamasi pur lui Arno.
In risposta a E in onore al bue squartato, di Gianluca Trotta
Con questa quartina si arriva
Con questa quartina si arriva all'emisonetto:
"Qui, miei cari, non venni punto indarno.
Qui venni e qui il doman io v'organizzo.
E intanto che i rivali io carbonizzo,
dobbiam goder di questo pranzo scarno".
In risposta a E in onore al bue squartato, di Gianluca Trotta
Quando lasciò sue amate rive
Quando lasciò sue amate rive d'Arno,
il sindaco d'accesi toni bizzo-
si, si assise a stesso desco con Bizzo
e l'altro, che chiamasi pur lui Arno.
"Qui, miei cari, non venni punto indarno.
Qui venni e qui il doman io v'organizzo.
E intanto che i rivali io carbonizzo,
dobbiam goder di questo pranzo scarno".
Così parlò e tutti fur contenti.
Quell'uomo nuovo avrebbe tutti vinto,
lo avrebbero votato i pidiellini,
unito avrebbe tutte le correnti,
i movimenti avrebbe pure estinto.
Ma il convitato assente, Tommasini?