“Sui vaccini faremo di più”
Visita-lampo quella del governatore altoatesino Arno Kompatscher che oggi (24 ottobre) ha incontrato a Roma la ministra della Salute Beatrice Lorenzin per fare il punto sulla rovente questione dei vaccini. Il Landeshauptmann prova a smorzare i toni e i timori espressi ieri dalla titolare della Sanità puntualizzando che pur essendo “meno di 400 i bambini sprovvisti della documentazione necessaria riguardante le vaccinazioni obbligatorie continueremo a lavorare affinché tutti si presentino ai colloqui informativi e intraprendano i passi successivi”. Mostrando comprensione per la “particolare situazione locale, figlia anche di un approccio culturale diverso” Lorenzin ha ribadito l’importanza fondamentale della cosiddetta immunità di gregge. Kompatscher ha poi annunciato che è in fase di preparazione un decreto legge che consentirà di “superare l’ostacolo rappresentato dalle norme sulla privacy per quanto riguarda la trasmissione diretta dei dati dall'Azienda sanitaria alle scuole e viceversa. Una misura del genere renderebbe tutto l'iter più logico, rapido e meno burocratico”.
Durante la sua trasferta romana il Presidente della Provincia ha anche partecipato al Forum Ansa, fra gli argomenti toccati l’esito del recente referendum autonomista in Lombardia e Veneto. “È un messaggio che arriva tardi - ha detto - la Costituzione da tempo prevede questa possibilità. Noi ci siamo sempre meravigliati che le Regioni non abbiano chiesto prima una serie di competenze”. Kompatscher giudica positivo il dibattito che si è aperto in seguito alla consultazione sottolineando che “un’autonomia giova al territorio interessato ma anche al sistema Paese: il nostro era un territorio povero, terra di emigrazione, e l'autonomia ci ha permesso di sviluppare il territorio”. E infine la domanda: Siamo pronti al federalismo? “Alcuni sì ma non tutti - ha risposto -. Si dovrebbero individuare le tematiche da demandare a tutte le regioni e poi intervenire con una riforma della Costituzione in senso federalista. Certamente va affrontato ancora il tema della riforma costituzionale: spero che un giorno ci sia un momento in cui si passi a una Camera unica e una Camera delle Regioni. La riforma di dicembre non operava una scelta netta”. Intervenendo anche sulla questione della Catalogna il governatore ha detto: “Non possiamo insegnare niente a nessuno. La nostra esperienza può essere utile, considero l'autonomia sudtirolese un esempio, non un modello, ogni situazione è diversa”.