Politica | Intervista

“Le discriminazioni sono inutili”

Bassamba Diaby, cittadino meranese originario del Senegal, questa settimana ha iniziato la sua esperienza in Consiglio Comunale con il PD: “Prima di essere un politico, sono un attivista”. E su Merano: “Deve tornare ad essere una città aperta”.
Bassamba Diaby
Foto: Partito Democratico
  • Già Presidente dell’Associazione Rete dei diritti dei senza voce e Vicepresidente del Centro di tutela contro le discriminazioni, il cittadino meranese originario del Senegal, Bassamba Diaby, approda in Consiglio Comunale a Merano. A seguito delle dimissioni di Daniela Rossi Saretto (che però ha assicurato di non voler lasciare la politica) il neo-consigliere sarà quindi il secondo membro del Partito Democratico in Consiglio insieme al capogruppo Daniele Di Lucrezia. Questa settimana, precisamente martedì 24 settembre, si è svolta la prima plenaria di Bassamba Diaby.

  • Bassamba Diaby: “Per le prossime comunali è inevitabile che ci confronteremo prima con coloro con cui abbiamo sempre governato: Verdi, Svp e civici”. Foto: Partito Democratico
  • SALTO: Consigliere, com’è andata la prima seduta?

    Bassamba Diaby: Meglio del previsto. L'accoglienza è stata ottima, sia da parte della maggioranza, della Giunta Dal Medico, che dei colleghi dell'opposizione. Sono consapevole di avere ricevuto un'eredità importante da Daniela Rossi, che ha fatto la storia della politica meranese. Mi ha tranquillizzato dicendomi che mi accompagnerà in questo percorso politico. D'altronde io mi sento un po' come uno studente: ho molto da imparare. 

    Si sente di rappresentare chi non si riconosce nell'attuale Giunta comunale?

    Certamente. Io, prima di essere un politico, sono un attivista. Sono sempre stato convinto che i diritti della persona non vadano calpestati. Ho una chiara idea politica, tra l'altro perfettamente in linea con l'attuale segreteria nazionale guidata da Elly Schlein. Le mie idee di sinistra si basano sulla necessità di rafforzare lo stato sociale, garantire il diritto alla casa e alla formazione scolastica.

     

    “Il tema della sicurezza è qualcosa che molto ha a che fare con la percezione delle persone, per questo credo che serva stare attenti ad attaccare un singolo gruppo o una comunità”

     

    E come si declinano a livello locale, a Merano?

    Alcuni membri dell'attuale Giunta comunale hanno delle posizioni di destra, che ho già avuto modo di criticare in passato. Sembra che per loro ci siano cittadini di "Serie A" e di "Serie B". Ad esempio, quando parlano di violenza, accostano spesso questa immagine alle persone che hanno un background migratorio. Invece ovviamente non tutti i "nuovi cittadini" sono violenti e disonesti. Le persone scorrette, come quelle buone, ci sono in tutti i gruppi, e costruire delle visioni distorte non va bene. Le discriminazioni sono inutili. Al contrario, credo che le persone in difficoltà vadano aiutate a diventare dei cittadini modello. Non si può puntare il dito contro un gruppo, neppure quando si parla di sicurezza. Farlo sarebbe grave.

    Cosa consiglierebbe di fare per risolvere il problema della sicurezza a Merano?  

    Per cercare delle soluzioni, che io ora, su due piedi, non ho, servirebbe collaborare con le associazioni attive in ambiti sociali. Il tema della sicurezza è qualcosa che molto ha a che fare con la percezione delle persone, per questo credo che serva stare attenti ad attaccare un singolo gruppo o una comunità.

     

    “A me, personalmente, la visione politica della vicesindaca Zeller piace. Noi del PD vogliamo tornare a governare Merano”

     

    Secondo lei, com'è cambiata Merano negli ultimi anni?

    Personalmente ho visto dei cambiamenti evidenti nell'ambito degli spazi pubblici. Quando sono arrivato a Merano, nel 1999, e comunque all'inizio degli anni '2000, la vita giovanile era diversa: la città era attiva. Con il tempo sono cambiate le regole e le opportunità: sono stati messi molti paletti, sia per la musica che per lo sport. Credo che gli spazi sportivi non debbano essere riservati esclusivamente alle associazioni sportive. Anzi, servirebbe aprire di nuovo alcuni campi a tutti. Devono tornare a essere accessibili al pubblico, così anche le persone adulte possono usufruirne nel weekend e nel tempo libero. Questo genere di cose è scomparso. Merano non è più una città aperta. Se si continua ad andare in questa direzione diventiamo tutti sedentari.

    L'attuale vicesindaca Katharina Zeller sarà la candidata sindaca di Merano per la Svp nel 2025. Come si muoverà il Partito Democratico in vista delle elezioni comunali?

    Il PD è un partito forte. Ricordo che ha amministrato Merano con i Verdi, l'Svp e i civici. Per le prossime comunali è inevitabile che ci confronteremo prima con coloro con cui abbiamo sempre governato. A me, personalmente, la visione politica della vicesindaca Zeller piace. Poi, si vedrà come andranno le cose. Noi dem vogliamo tornare a governare la città.