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Metalmeccanici, rinnovato il contratto

Dopo 17 mesi e 40 ore di sciopero, sindacati e Federmeccanica - Assistal trovano l'intesa. Il ccnl prevede 205 euro di aumento medio. Bernardoni (Cgil): "È stata una trattativa difficile. Inflazione salvaguardata".
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Foto: Strandret - Freepik
  • Dopo 17 mesi di trattative, durante i quali si è rotto anche il tavolo di contrattazione, e 40 ore di sciopero venerdì 21 novembre è arrivata finalmente la firma al nuovo contratto collettivo dei metalmeccanici. Federmeccanica e Assistal hanno trovato l'intesa con Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm: sono così previsti 205,32 euro di aumento medio. Il contratto era scaduto a giugno del 2024 e riguarda oltre un milione e mezzo di metalmeccanici nonchè imprese associate a Confindustria Alto Adige. La Sezione Metalmeccanica locale conta oltre 80 imprese e oltre 10.000 collaboratori e collaboratrici in tutta la provincia, la Sezione Impiantisti 20 imprese con oltre 1.000 collaboratori e collaboratrici.

  • Gli aumenti

    Come riportato dal Sole 24 Ore, l’aumento mensile che al livello medio (C3 ex 5°liv.) è di 205,32 euro, porterà ad un aumento di 177 euro dei minimi per i prossimi tre anni. La prima rata di 27,70 euro è stata già erogata il 1° giugno 2025, la prossima tranche di 53,17 euro sarà pagata il 1° giugno 2026, gli ulteriori 59,58 euro il 1°giugno 2027, la quarta tranche di 209; 64,87 sarà corrisposta il 1° giugno 2028. Gli aumenti contrattuali pari al 9,64%, sono superiori al tasso di inflazione Ipca previsto del 7,20%, ma spalmati su quattro anni e non più su tre. Aumentano anche i Flexible benefit completamente esentasse, dagli attuali 200 euro a 250 euro da erogare entro febbraio 2026 che nel periodo 2021-2028 raggiungono così la somma di 1.750 euro netti per ciascun addetto.

  • I sindacati: Giuseppe Pelella (Uilm/Uil), Marco Bernardoni (Fiom/Cgil), Riccardo Conte (Fim/Cisl). Foto: CGIL AGB
  • "Esteso in Italia l'apprendistato altoatesino"

    Soddisfatti i sindacati locali. "La nostra richiesta era di 280 euro di aumento, ma ci siamo fermati a 205 perchè è stata una trattativa difficile", dice Marco Bernardoni, di Fiom-Cgil, che ha partecipato al tavolo con Federmeccanica e Assistal. "L'importante - evidenzia il sindacalista - è che stata mantenuta la struttura del rinnovo precedente del 2021, e così è stata salvaguardata l'inflazione Ipca".

    Le modifiche sono tante e riguardano la parità di genere, i contributi, l'orario di lavoro e i permessi. "Tra queste anche l'estensione a tutta Italia del modello altoatesino dell'apprendistato duale formazione scuola-lavoro. Il compromesso trovato - aggiunge ancora Bernardoni - è ottimo. Ci sono volute 40 ore di sciopero e l'ultima settimana siamo stati in Confindustria da mercoledì fino a sabato, giorno e notte, ma la trattativa ha portato i suoi frutti".

  • Arianna Giudiceandrea: "La conclusione di questo accordo garantisce finalmente stabilità e possibilità di programmazione" Foto: Confindustria
  • Soddisfatta anche Confindustria Alto Adige. Come sottolinea Arianna Giudiceandrea, presidente della sezione metalmeccanica locale, il rinnovo del contratto garantisce da un lato la competitività delle imprese e dall'altro dimostra apprezzamento nei confronti dei collaboratori e delle collaboratrici. “Per noi come aziende, ma anche per i nostri collaboratori e collaboratrici, la conclusione di questo accordo garantisce finalmente stabilità e possibilità di programmazione. Il rinnovo del contratto dimostra che le imprese sono disposte a fare la loro parte per promuovere e sostenere i propri collaboratori e collaboratrici, non solo a livello finanziario, ma anche in settori sempre più importanti come la formazione continua e la conciliabilità vita-lavoro”, conclude Giudiceandrea.