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Per Trento un mini-CPR?

Incontro tra il governatore trentino Maurizio Fugatti e il ministro dell'interno Matteo Piantedosi: centro per i rimpatri da 25 posti anziché i 50 previsti in Alto Adige.
Fugatti Piantedosi
Foto: PAT
  • Il tema del Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) è stato oggi (27 giugno) al centro di un incontro tra il Ministro degli interni Matteo Piantedosi e il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti a Roma per approfondire alcune misure della gestione della sicurezza sul territorio trentino. “Abbiamo trovato una disponibilità - ha commentato Fugatti - ad avviare un percorso condiviso per definire la costituzione di un Centro per i rimpatri secondo un disegno del governo che prevede la distribuzione di queste strutture su tutto il territorio nazionale. La nostra richiesta è di essere coinvolti nel processo decisionale, assieme alle amministrazioni comunali e di concerto con il Commissariato del governo”.

    All’incontro, al quale era presente anche il sottosegretario Nicola Molteni (Lega), sono stati affrontati alcuni dettagli operativi a partire dal dimensionamento del CPR (25 posti, recita il comunicato della Provincia di Trento, quindi la metà del "massimo 50" cui punta Arno Kompatscher per il CPR in Sudtirolo) e al suo utilizzo, riservato ai soggetti che si trovano nel territorio trentino ed escludendo quindi persone provenienti da altre regioni. “Dal ministero - ha sottolineato il governatore Fugatti - abbiamo ottenuto garanzie sia sul fronte dei finanziamenti sia per la messa a disposizione del personale di polizia”.