Politica | Trentino

La Val di Sole dice no all’orso

Per il 98,6% dei partecipanti alla consultazione popolare indetta in 13 Comuni solandri, orsi e lupi rappresentano un “grave pericolo”. Affluenza record al 63%.
Orso
Foto: Unsplash
  • Con un’affluenza che ha superato il 63% (7881 votanti su 12477 aventi diritto), il 98,58% dei partecipanti alla consultazione popolare organizzata in Val di Sole contro i grandi predatori ritiene pericolosa la presenza dell’orso e al lupo in Trentino. Il referendum si è tenuto in 13 Comuni solandri, tra Caldes e Vermiglio, con 20 seggi aperti nella giornata di ieri (domenica 27 ottobre). L’affluenza al voto ha superato di dieci punti percentuali quella delle scorse europee ed eguagliato quella delle ultime elezioni provinciali: un grande successo per il comitato promotore “Insieme per Andrea Papi”, guidato dalla famiglia del giovane di Caldes morto per le ferite riportate a causa dell’attacco di un orso.

  • Il quesito posto

    Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?

  • I sì al quesito sono stati ben 7731 (record a Rabbi col 99,64%) mentre solo 111 (1,42%) i voti contrari. “Abbiamo seguito una procedura di consultazione che è prevista dal nostro statuto ed è la prima volta che abbiamo portato a termine in Trentino questa tipologia di voto – ha spiegato il presidente della Comunità di valle di Malè Lorenzo Cicolini – pur sapendo che non cambierà nulla nell’immediato, è un risultato certo, serio e che obbligherà la politica provinciale, nazionale ed europea a fare i conti con questa richiesta di aiuto che arriva dalla popolazione della Val di Sole”. Gli fa eco il sindaco di Mezzana, Giacomo Redolfi: “Abbiamo svolto la consultazione nel modo più formale possibile per consegnare alla politica una chiave di lettura importante. Sarà difficile che cambi qualcosa, però è paradossale pensare che il 99% dei solandri debba fare i conti con una situazione che ritiene problematica”. Nella serata di ieri, la Conferenza dei sindaci convocata dalla Comunità di valle ha “ratificato” il risultato del referendum consultivo. 

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Massimo Mollica Lun, 10/28/2024 - 10:04

E questo dimostra quanto sia limitata la tanto decantata democrazia diretta.
Un giorno, ipoteticamente, si potrebbe votare per la cacciata di Massimo Mollica, solo perché è brutto e grasso (cose per giunta vere).
Poi, certo, vai a spiegare ai Solandri che le loro preoccupazioni sono esagerate, che in città ci sono ben più pericoli. (Senza considerare che alla collettività un valligiano costa molto di più di uno che vive in città.) Di certo un orso non si avvicina alla fermata del bus e poi cerca di stuprarti. Vicenda terribile e che mi ha scosso non poco. Consapevole, comunque, che ciò fa meno rumore dell'aggressione di un orso, ma più rumore delle tante violenze che avvengono dentro le mure di casa (203 denunce di cui 78 da codice rosso solo nei primi 6 mesi del 2024). Come se una violenza fatta dentro le mura di casa avesse meno importanza, fosse meno grave.
Quindi, di fatto, siamo una comunità il cui sentimento è in balia di quello che leggiamo su social e canali d'informazione. Un giorno contro questo, un altro contro quello. Ed ecco perché la democrazia diretta non funziona.
A inizio novembre probabilmente un certo personaggio diventerà presidente della più potente nazione al mondo. Vi posso assicurare che se già oggi l'orso non è un problema, lo sarà ancora di meno in futuro.

Lun, 10/28/2024 - 10:04 Collegamento permanente