Politica | Elezioni comunali

“A Bolzano spazi vivi e inclusivi”

Patrizia Daidone, capolista di Forza Italia alle comunali, si racconta. “Il mio partito? Moderato e per la libertà. Asili Gratis? Da valutare la fattibilità economica”.
Patrizia Daidone Forza Italia
Foto: Privat
  • Molto conosciuta per il suo impegno nel volontariato come presidente del Comitato provinciale Unicef Bolzano, Patrizia Daidone, dopo essere stata a lungo corteggiata politicamente, ha accettato la candidatura e guiderà la lista di Forza Italia alle elezioni comunali di Bolzano, in programma per questa domenica (4 maggio). “Penso che Bolzano abbia bisogno di maggiori connessioni. Ho sempre amato l’idea di creare reti e sinergie, per questo ho scelto di mettermi a disposizione”.  Sulla scelta di Forza Italia, che, in coalizione con Fratelli d'Italia, Civica per Bolzano e Lega, sostiene il candidato sindaco Claudio Corrarati, Daidone spiega: “L'ho scelto perché è un partito che mette al centro valori fondamentali come la libertà, la giustizia sociale e la dignità della persona. Credo che Forza Italia abbia un ruolo fondamentale non solo a livello locale, ma anche nazionale, rappresentando oggi un elemento di stabilità all’interno del centrodestra. È un partito moderato e concreto, che difende la centralità della persona, il diritto alla libertà ed i valori europei. Forza Italia, infatti, è l'unico partito di centrodestra appartenente al Partito Popolare Europeo che difende lo Stato di diritto, il rispetto dei diritti umani, la democrazia e l'uguaglianza, che sono sempre stati al centro del mio impegno politico”.

    Sulla sicurezza, cavallo di battaglia della coalizione di centro destra, Daidone ha posizioni moderate. “Secondo me, una città più sicura è una città viva – spiega la candidata, che aggiunge – Per questo ritengo importante tornare ad avere i vigili di quartiere, che possono rappresentare non solo un presidio di sicurezza, ma anche un prezioso punto di dialogo con i cittadini. Sarebbe interessante rilanciare questa presenza, magari anche attraverso punti fissi nei vari quartieri, veri e propri uffici di supporto della polizia municipale, dove i cittadini possano ricevere informazioni e assistenza. Un altro elemento fondamentale è migliorare l'illuminazione pubblica, rendendo le strade più sicure e accoglienti. Inoltre, è essenziale far rivivere i quartieri rilanciando i negozi chiusi o in difficoltà: una città viva, con locali aperti e spazi frequentati, è una città più sicura. Infine, sosteniamo anche l'uso di tecnologie moderne come le telecamere intelligenti, che possono contribuire a una maggiore sicurezza urbana in modo efficace e rispettoso della privacy”.

  • Patrizia Daidone assieme al candidato sindaco Claudio Corrarati. Foto: Privat
  • Un tema che ha visto Daidone particolarmente impegnata è la parità di genere. “In Alto Adige esiste ancora un gender gap del 17,3%, un dato preoccupante che penalizza le donne nel mondo del lavoro. È necessario quindi rafforzare le politiche a sostegno dell’occupazione femminile e dell’uguaglianza salariale. Bolzano deve riconoscere il valore che le donne apportano ogni giorno, come lavoratrici e come cittadine. Un piano comunale deve promuovere la parità di genere, incentivare l'occupazione femminile e sviluppare temi importanti come la medicina di genere. Sarebbe utile inoltre istituire un osservatorio permanente che monitori e proponga soluzioni rapide ed efficaci su queste tematiche. Bolzano deve diventare una città realmente inclusiva, attenta ai diritti delle donne, della famiglia, delle persone con disabilità e degli anziani, considerando anche il ruolo fondamentale — e spesso gravoso — delle donne caregiver”. Sulla proposta fatta qualche settimana fa dal candidato sindaco di centro-sinistra Juri Andriollo di rendere gli asili gratis, Daidone commenta: “Credo che sostenere le famiglie, compresi i genitori single, sia fondamentale. La gratuità degli asili potrebbe essere un aiuto importante, ma andrebbero valutate attentamente le modalità e la sostenibilità economica”.

     

    “La gratuità degli asili potrebbe essere un aiuto importante, ma andrebbero valutate attentamente le modalità e la sostenibilità economica”.

     

    Daidone si posiziona molto al centro della coalizione, con idee spesso antitetiche a quelle di partiti come Lega e Fratelli d’Italia. Sulla differenza di opinioni la candidata aggiunge: “Credo profondamente nel valore del dialogo e nella capacità di creare connessioni, non confini, per il bene della nostra città. Il mio obiettivo è rilanciare Bolzano, renderla più dinamica e attrattiva, soprattutto per i giovani, affrontando con impegno tutti i temi sociali a cui sono particolarmente vicina. Il dialogo è fondamentale, anche all'interno della nostra coalizione, dove deve essere promosso in modo trasversale per costruire una politica realmente costruttiva”.

  • Patrizia Daidone assieme ad Anna Maria Bernini, ministra dell'Università e della Ricerca. Foto: Privat
  • Un tema caro a Daidone, da ex presidente dell’Unicef, è la giustizia sociale. Interrogata sulla gestione delle persone senza dimora, al momento gestita a livello provinciale anche con la riapertura dell’Ex Inpdap in via Pacinotti da parte dell'assessore Christian Bianchi (leader di Forza Italia locale),  risponde: “L'emergenza freddo resta un problema. Servono soluzioni concrete e rapide, magari utilizzando edifici disponibili anche in modo temporaneo. È importante proteggere tutte le persone coinvolte, inclusi i minori, e garantire sia l'accoglienza che la sicurezza degli ospiti e degli operatori, lavorando in modo coordinato con tutti i soggetti istituzionali su un tavolo di emergenza. Credo che strutture più piccole, meglio organizzate e capaci di seguire da vicino gli ospiti siano più efficaci rispetto ai grandi centri. Il Comune non deve essere l’unico ad affrontare la tematica, servono soluzioni condivise”. Posizioni, va detto, più vicine al centro sinistra che al centro destra. 

     

    “Credo che strutture più piccole, meglio organizzate e capaci di seguire da vicino gli ospiti siano più efficaci rispetto ai grandi centri”

     

    Daidone spiega che, al di là degli aspetti del programma, i punti che le stanno a cuore sono i giovani, il sociale, la cultura: “Vorrei rivedere una Bolzano che rilancia una cultura viva e partecipata anche nei quartieri e far in modo che anche lì ci siano spazi culturali vivi ed inclusivi, con dei presidi sociali ed attività per i giovani, attraverso delle reti socioculturali, migliorando il coordinamento degli eventi, semplificando anche le procedure burocratiche che oggi spesso li rendono complicati da organizzare”. Sui luoghi della cultura, Daidone aggiunge: “Mi piacerebbe, ad esempio, rilanciare il mercato generale, oggi sottoutilizzato, trasformandolo in uno spazio vivo con eventi culturali, in linea con quanto già avviene in altre città”.  

ATTENZIONE!
La diversità di opinioni è in pericolo!

Se venissero accettati i requisiti per i contributi ai media, non potresti vedere i commenti senza registrazione.

Ecco perchè