Tagli alle pensioni delle casalinghe
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La prima commissione legislativa del Consiglio regionale presieduta da Mirko Bisesti (Lega), ieri ha preso in esame i primi quattro articoli del disegno di legge n. 5: Assestamento del bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2024-2026.
Il documento economico - illustrato dagli assessori regionali Franz Locher (Svp) e Carlo Daldoss (Fdi) - ammonta a 127 milioni di euro: in particolare entrano nelle casse della regione circa 53 milioni di euro frutto delle entrate tributarie, quasi 7 milioni dall’avanzo di bilancio 2023 del Consiglio regionale, circa 11,5 milioni dai dividendi di Autostrada del Brennero, 54 milioni dall’avanzo di amministrazione dello scorso anno e 1,7 milioni dalla restituzione degli ex consiglieri regionali. Nel capitolo di spesa ammonta a 106 milioni di euro l’accollo da parte della Regione sul contributo di finanza pubblica delle Province di Bolzano e Trento.
Tra le novità del disegno di legge vi sono misure che riguardano le indennità di carica e i gettoni di presenza degli amministratori locali, con differenze che si vogliono introdurre per i sindaci dei centri maggiori di 10 mila abitanti. In campo previdenziale si mette mano alla cosiddetta pensione di anzianità per le casalinghe, per anni pagate quasi interamente dalla Regione a fronte di una mancata possibilità di iscrizione introdotta nel 2005, con ora circa 4 mila persone che percepiscono questa pensione. Si vuole togliere con una norma l'adeguamento all’Istat. Per chi accudisce i figli sino a tre anni è previsto invece un contributo per evitare l’insorgere di buchi previdenziali. Per la non autosufficienza vengono aumentati i fondi per l'assistenza domiciliare alle persone in modo che nessuno rimanga escluso da un’eventuale graduatoria.
Marie Elisabeth Rieder (Team K) ha osservato come occorra approfondire bene in aula il tema dell’aumento delle indennità dei sindaci, viste anche le differenze tra le richieste fatte a Trento e Bolzano, dicendosi anche contraria ai tagli per le pensioni alle casalinghe. Michela Calza’ (Pd) ha aggiunto che avrebbe preferito fossero state fatte delle audizioni in commissione su temi molto delicati, come quello della pensione alle casalinghe. Claudio Soini (Noi Trentino per Fugatti presidente) ha chiesto delucidazioni sul codice degli appalti nei Comuni e sul tema dell' aumento delle indennità limitate per ora ai Comuni con più di 10 mila abitanti. Si e’ passati a quel punto alla votazione finale che ha fatto registrare l’approvazione del disegno di legge con sei voti favorevoli e quattro di astensione per quanto riguarda i 4 articoli in discussione in questa seduta di Prima commissione. Il presidente Bisesti ha dichiarato a quel punto chiusa la riunione.