Il futuro dei trasporti è su rotaia?
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Ogni giorno, in tutto l’Alto Adige, avvengono 37 mila spostamenti in treno. Il percorso effettuato dai passeggeri, in media, si aggira intorno ai 27 chilometri. Lo spostamento degli altoatesini su rotaia, però, può e anzi – secondo l’attuale Giunta provinciale – deve essere potenziato. Il ruolo centrale di questa partita sembra essere giocato dal Piano provinciale per la mobilità e la logistica sostenibile. La versione definitiva di tale Piano è stata approvata oggi, martedì 5 novembre dalla Giunta provinciale. Come linea guida strategica per la mobilità di domani, il documento di 200 pagine si concentra sull'espansione del trasporto ferroviario e ciclabile, nonché sui sistemi di trasporto a basse e zero emissioni. “L'obiettivo – ha spiegato Daniel Alfreider, assessore provinciale alla Mobilità, in una conferenza stampa a Palazzo Widmann - è ridurre di un quarto il trasporto privato in auto, raddoppiare quello su rotaia e aumentare di quasi un quarto quello in autobus e in bicicletta. Abbiamo troppo traffico in Alto Adige, sia nelle città, che nelle strade principali e pure nelle Valli”. Per Alfreider serve una seria e concreta alternativa all’uso dell’auto: “Non parlo di divieti o obblighi, ma di altre possibilità sia per le lunghe che per le brevi distanze” ha detto l’assessore. “Questo Piano è stato sviluppato insieme ai cittadini, ai Comuni, alle organizzazioni e alle associazioni, perché è necessario che tutti raggiungano la svolta della mobilità e spostino i trasporti verso mezzi più rispettosi dell'ambiente”, ha affermato ancora Alfreider, che ha annunciato: “21 milioni di euro saranno ripartiti a STA per l’acquisto di nuovi treni”.
“Collegare in treno le Valli con le città significa anche togliere il traffico dai centri abitati”
In concreto, inoltre, la Provincia interverrà in alcuni punti chiave del territorio con diverse misure. Si va dal potenziamento della tratta Bolzano – Merano, che in futuro potrà essere percorsa in treno in soli 26 minuti, fino all’elettrificazione della ferrovia della Val Venosta. “Il 45/50% del traffico delle città di Bolzano e Merano arriva dall’esterno verso le città. Collegare in treno le Valli significa quindi anche togliere il traffico dai centri abitati”, ha detto ancora Alfreider.
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Parallelamente, i tre consiglieri provinciali dei Verdi - Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler – durante una conferenza stampa hanno posto l’attenzione sulle proposte per migliorare la mobilità, in particolare sulla situazione del pesante traffico nell’Oltradige. Si torna quindi a parlare della proposta di istituire un tram tra Caldaro e Ponte d’Adige e che prosegua poi sui binari esistenti fino alla stazione di Bolzano. “Con la nostra mozione chiediamo di dare priorità a una pianificazione concreta di questo progetto, che migliorerebbe la qualità di vita di molte persone. Vogliamo diminuire il traffico quotidiano tra l’Oltradige e Bolzano e dare il nostro contributo per il clima”, ha spiegato Zeno Oberkofler.
“Istituiamo un tram tra Caldaro e Ponte d’Adige e che prosegua poi sui binari esistenti fino alla stazione di Bolzano”
“L’Oltradige ha bisogno di soluzioni efficienti per il traffico. La situazione è al limite. Gli autobus Express hanno migliorato la situazione, ma in caso di traffico rimangono fermi anche loro. Per noi il tram è una soluzione migliore per ridurre il traffico sul lungo periodo”, ha affermato la consigliera comunale di Appiano Greta Klotz (Pro Eppan Appiano), presente all'incontro coi media.
Interpellato sul tema tram dai giornalisti presenti alla conferenza stampa a Palazzo Widmann, l’assessore Daniel Alfreider ha detto: “Ci sono realtà, come l’Oltradige, che hanno richieste di mobilità molto elevate. Per questo noi, come Provincia, chiediamo sempre ai Comuni di fornirci i tracciati per un eventuale progetto con il tram”.
Vor 160 Jahren hat die…
Vor 160 Jahren hat die damals noch Kohle betriebene Bahn, zwar nicht ganz sauber wie die Züge heute sein könnten, die Pferdekutsche (Tagesleistung 50 km) auf den holprigen Pflaster- + Schotter-Wegen, auf den langen Strecken abgelöst.
Rund 60 Jahre später hat Henry Ford, auch "die letzte Meile" für die PKWs eingeleitet.
Während die Bahn noch immer auf nicht verdichteten Böden fährt + auch mit 4 Geleisen deutlich weniger Grund frisst, müssen die zunehmend breiteren Straßen mit Asfalt verdichtet werden.
Die fossilen Treibstoff-fressenden Ungeheuer (von denen 25 PKW bei 40 Meter Abstand 1 km Fahrspur besetzen) + "mit 2/3 der Energie beim Klima mit heizen" + auch noch Klima-Gase freisetzen. Die 1 - 2 max. 3 Insassen müssen für die letzte Meile in die Busse, die bei annehmbarer Geschwindigkeit 50 Meter besetzen.