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“Così l’istruzione è un privilegio”

Dopo il caso Ferrari Tower, è polemica sui prezzi degli studentati privati. Sinistra die Linke: “Più strutture pubbliche”. Giovani democratici: “Studenti penalizzati”.
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Foto: unibz
  • Gli studentati a Bolzano tornano a far discutere. In un recente articolo di SALTO erano emerse le molte richieste per il nuovo studentato all’interno della Ferrari Tower, la struttura privata aperta a studenti e lavoratori con canoni mensili da 890 a 1600 euro al mese. Vista la proliferazione di studentati privati, sono diverse le critiche rivolte all’amministrazione pubblica per i prezzi esorbitanti del libero mercato. “Conduce a questo l'assenza di politiche pubbliche in favore dell'ampliamento dell'offerta di alloggi e residenze per studenti universitari – commenta Sinistra die Linke –  I privati coprono un vuoto, evidentemente presente nel capoluogo, imponendo però canoni di mercato che rendono l'istruzione a Bolzano un privilegio riservato a pochi e poche.” 

    Secondo Sinistra die Linke, la scelta di puntare su strutture private rischia di penalizzare chi vorrebbe studiare in città ma non può permetterselo. “Il diritto allo studio ne risulta mercificato, con gli studentati che diventano di fatto inaccessibili per la maggioranza delle famiglie, rappresentando la più odiosa barriera all'accesso all'istruzione universitaria. È giusto – conclude la nota – che si investa negli studentati pubblici gestiti con criteri di equità e sostenibilità economica. Non possiamo più tollerare che il diritto allo studio sia messo all'asta. Un'istruzione accessibile e di qualità è il primo passo verso una società più giusta e inclusiva”.  

    A preoccuparsi per la situazione degli alloggi per studenti sono anche i Giovani Democratici, che puntano il dito sulla mancanza di collaborazione tra politica ed associazioni universitarie. “Ogni anno cresce il numero di studenti e studentesse fuori sede che scelgono l’UNIBZ – commenta il presidente del circolo George-Ciprian Lungu – Se l'Università intende espandersi con nuovi dipartimenti nei prossimi anni, sarà necessario sviluppare un'infrastruttura adeguata, a partire dagli alloggi, e includere anche aule studio co-gestite dagli studenti e studentesse.” Inoltre, Lungu invita le associazioni universitarie a un dialogo per elaborare congiuntamente un piano volto a migliorare il welfare universitario e la disponibilità di alloggi.