"Più servizi, meno turismo di massa"
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Abitazioni a prezzi accessibili anziché eccesso di turismo, benessere mentale, trasporti pubblici efficienti e a prezzi accessibili, equilibrio tra lavoro e vita privata, prevalenza della protezione della natura rispetto agli interessi economici: sono questi i fattori decisivi per convincere i giovani a rimanere nelle Alpi in futuro. A metà maggio 2024, i giovani provenienti da Slovenia, Germania e Francia hanno presentato le loro principali richieste al Comitato permanente della Convenzione delle Alpi. Le tre richieste sono il risultato del progetto della CIPRA “Alpine Compass: Youth for Quality of Life in the Alps”.
Prima di tutto, secondo quanto riferisce CIPRA, le giovani e i giovani chiedono una maggiore tutela dell’ambiente, meno consumo di suolo e più spazio per la natura nelle città alpine. Molti di loro si rendono conto che in montagna sono in atto interventi finalizzati allo sviluppo turistico, mentre vengono trascurate le esigenze della popolazione locale. Chiedono una migliore gestione degli effetti del turismo di massa. Inoltre, molte e molti giovani lasciano le Alpi per mancanza di opportunità di sviluppo professionale e personale. La seconda richiesta evidenzia come posti di lavoro attraenti e flessibili, con la possibilità di lavorare da casa e un’ampia gamma di attività per il tempo libero, possano prevenire tale esodo. Tra queste condizioni rientrano la disponibilità di una connessione internet affidabile e di spazi di lavoro condivisi, nonché la presenza di eventi culturali e di luoghi di aggregazione a livello locale. In terzo luogo, i giovani chiedono un sistema di trasporto pubblico efficiente.
“Nonostante i giovani si trovino ad affrontare sfide simili in tutto l’arco alpino, queste spesso non vengono considerate con sufficiente attenzione”, spiega Dijana Čataković di CIPRA Slovenia. I risultati a livello alpino sono riportati nel dossier in inglese “Quality of Life and Young People in the Alps”.